Anno MCLXI. ra, tutto il retto del Patrimonio di S. Pietro da Acquapendente lino a Ceperano era flato occupato da i Tedefchi e da gli Sciimatici ; col parere del Sacro Collegio prefe la risoluzione di paflare nel Regno di Francia , ufato rifugio de’ Papi perfeguita-ti . Concertato dunque 1’affare con Guglielmo Re di Sicilia , che gli fece alleflir quattro ben armate Galee, e Iafciato prima per luo Vicario in Roma Giulio Vefcovo di Paleftrina , era per imbarcarli in Terracina , quando inforto all’ improvvifo un vento rab-biofo , difperfe que’ Legni, e poco mancò , che non li fracattaf-Se ne gli fcogli . Rifarcite le Galee Suddette , e preparatane alcun’ altra, ne gli ultimi giorni dell’ Anno s’ imbarcò il Papa co i Cardinali, e per la fetta di Sant' Agnefe pervenne a Genova (a), dove fu con fomma divozione ed allegria accolto da (a) Capri quel Popolo, che niun penfiero lì mife del fuo contravenire ^ gl’impegni contrarj dell’Augufto Federigo. Nel dì 17. di Mar- Tom. 6. Rer. zo fi portò 1’ efercito Milanefe all’ attedio di Cafliglione ( b ) , ^/bTo«# Terra Situata nel Contado di Seprio , e cominciò co i mangani Morena Hifi. a tempeftarla di pietre , e ad accoftarfì coll’altre macchine . E-Laudenf. rano tiretti forte i Caftiglionefì -, ma ebbero maniera di Spedire Tj°^lfa'r Rer' un Meflb all’Imperadore per chiedergli foccorfo . Venuto a Lodi non perdè egli tempo ad ammaliar quante genti potè di Parmigiani, Reggiani, Vercellesi, NovareSì , e Pavelì, e di varj Principi d’Italia. Con quello efercito andò ad accamparti Sopra il Fiume Lambro ; nè di più vi volle , perchè i Milanefi conoscendo la risolutezza di quefto Principe , dato il fuoco a tutti i • mangani, gatti, e all’altre macchine di guerra, lafciaflero in pace Cafliglione , e fe ne tomafÌero a Milano . Diede poi Fede-rigo il guaito a quante biade potè del Contado di Milano. Le Sue premure intanto portate in Germania per ottener gagliardi rinforzi di gente a fin di domare l’oftinato Popolo di Milano, furono cagione, che molti Popoli calaffero in Italia con af-Saiffime Schiere d’Armati. Fra’ quali fi diftinfero Corrado Conte Palatino del Reno , Fratello d’ etto Imperadore , Federigo Duca di Suevia , Figliuolo dei fu Re Corrado, il Lantgravio Cognato d’ etto Augufto , il Figliuolo del Re di Boemia. Rinaldo Cancelliere e Arcivefcovo eletto di Colonia condufle più di cinquecento uomini a cavallo. Altri Vefcovi , Marchefi, e Conti vennero anch’ etti ad aumentare 1’ Armata. Con quefto gran preparamento fui fine di Maggio Federigo marciò alla volta di Milano fin fotto le mura , e fece tagliar ne’ contorni per quin-.-Tomo VI. MI m 3 dici