144 Annali d* Italia.4 ce defiderava tolta dalla Chiefa di Dio quella infamia , celebrò un Concilio in Roma contra de’Simoniaci, di cui fa menz.one (a ) Petrus S. Pier Damiano (a), ma gli Atti fon periti. E’da vedere, come da elio S. Pier Damiano venga efaltato V Imperadore Arrigo , per c- *7.6*36. la cura, ch’egli lì prefedi eflirpar la Simonia ne i Regni a lui confegnati da Dio , e maffimamente in Italia , con recedere affatto dai peffimo efempio de’ fuoi PredecefTori . E perciocché pur troppo i Romani aveano in addietro per amore della pecunia conculcate le Leggi di Dio e della Chiefa nelle elezioni de i Papi, dal che erano feguiti tanti fcandali, e lì mirava ridotta in tanta povertà la fanta Chiefa Romana , elfo Re obbligò il Clero e Popolo di Roma, che non poteife eleggere e conlecrar Papa alcuno Senza l’approvazione fua. Et quomam, dice S. Pier Damiano, ipfe anteriorum tenere regulam noluit, ut esterni Regis prcecepta jervaret, hoc (ibi non ingrata divina difpenfatìo contu'ut , quod plerisque decejjoribus fuis eatenus non concejjit : ut viàeiicet ad ejus nuium fancia Romana Ecclejia nunc ordinetur , ac prctter ejus aucloritatem Apofìolicce Sedi nemo prorjus eligat Sacerdotem . Anche Glabro Rodolfo , ed Ugo Flaviniacenfe atteflano quella pia premura dell’ Auguflo Arrigo contro la Simonia ; e perciocché la corruzion del Secolo era allora grande , ed elio Imperadore pieno d’ ottimi fentimenti, altro non desiderava, che il ben della Chiefa, fu allora creduto utile e necelTario il ripiego fuddetto. Ma perchè ad un Padre buono fuccedette un Figliuolo cattivo , che cominciò ad abufarlì di quella autorità ; e il Clero e Popolo Romano lì diede allo fludio e alla pratica delle Virtù : celsò que- ilo bifogno, e fu giullamente rimefla in piena libertà del Clero Promano l’elezion de’fommi Pontefici, che da molti Secoli s' ufa , & è da delìderare , che Sempre duri , ma che nello ileffo tempo ceffino le fcandalofe lunghezze de’Conclavi, e le private pafììoni de' Sacri Elettori in affare di tanta importanza per la Chi ci a di Dio. In elio Concilio inSorSe nuova lite di precedenza Sra gli ArciveScovi di Ravenna , e di Milano , e il Patriarca d' Aquileia ; e la Sentenza Su data in Savore del Ravennate. Di (V Rultus quello fatto altra tellimonianza non abbiamo , fuorché una Bolla Hip. Rav. di Papa Clemente II. accennata dal Rolli (\b) ; e pubblicata dall’ (c) Ughell. Ughelli (c), la qual veramente ha tutta l’apparenza di non uà. Sacr eflere finita , ed avrebbe anche maggior credito , le no# le man-Tom. 2. in caflg ]a I3ata. Tuttavia il P uricel li la crede una finzione, e Ravìnn’. n°i abbiamo due Storici Milane!! di queflo Secolo, che nulla ne par-