Anno M L X X X V. fuori d’Italia , coniigliò di eleggere Defiderio . Fattogli i(tariza di dar l’afToluzione e benedizione a gli {comunicati , rifpoie , che a riferva di Arrigo, e dell’ Antipapa Guiberto , e de’principali fomentatori di quello Scisma , la concedeva a gli altri tutti. Però vien creduto falfo il dirfi da Sigeberto (a), eh’ egli (a) Sigeier. rimetteife in fua grazia Arrigo. L’ultime fue parole furono :Uò “! ir' Dilexi jufìitiam , & odivi iniquitatern : propterea morior in ex¡l'ùo . Nel dì 25. di Maggio pafsò egli alla gloria de’Beati: Pontefice onorato da Dio in vira e dopo morte da varj miracoli, e perciò regiftrato nel catalogo de’ Santi. Innumerabili contradit-tori ebbe egli vivente , altri non pochi ne ha avuto anche a dì noftri. Quel che è certo , tante calunnie divolgate contra di lui, fono patentemente fmentite dalla vita incorrotta , eh’ egli fem-pre menò, e dal fuo zelo per la purità della Difciplina Eccle-iiaftica . Se poi i mezzi da lui adoperati per ottenere quefto lodevol fine, fieno anch’efli tutti degni di lode , alla venerazioti mia verfo i Capi della Chiefa non conviene efarninarlo , nò alla mia tenuità di volere decidere. Fu data fepoltura al facro Corpo del defunto Pontefice nella Chiefa di San Matteo di Salerno , e i Cardinali , conofcendo il bifogno della Chiefa , tutti rivollero gli occhi l'opra il fuddetro Abbate Cafìnefe Difiderio (b), uomo incomparabile per la futa Saviezza e purità di co-(b)Pctrus fiumi, ed amico di tutti i Principi. Ma ritrovando in lui una ripugnanza indicibile a quefto pelo, ancorché aveffero implo- /. j, rato l’aiuto di Giardino Principe di Capoa, e d’altri Signori , palsò il refto dell’Anno fenza che li deffe un nuovo Paftore alla Chiefa Romana. Nello fteflo dì 25. di Maggio cefsò ancora di vivere Tedaldo, o lia Tebaldo Arcivejcovo di Milano, Capo e colonna maeftra de gli Scismatici di Lombardia ( c ) , mentre (0 Benho}. era in Arona, Terra della fua Chiefa fui Verbano, cioè lui tunfaifchr. Lago Maggiore, e non già pofta fra Como e Bergamo, come immaginarono i Padri Papebrochio e Pagi . Ebbe per fucceflore An'el/no da Rho, Nega efto Padre Pagi (d) , che quefto nuo- (d) Paglus vo Arcivelcovo folle eletto dall’lmperadore Arrigo; o fe pur^7“6', fu eletto dal Clero e Popolo Milanefe , prendeife da Arrigo l’rolT ' ' Inveftitura, con allegare Bertoldo da Coftanza là dove fcrive , che dopo la morte d’effo Tedaldo la Chiefa di Milano erigere Cìput ccepit, excujfoque e cervicibus jugo Schismaticorum , Ca-tìiolicum libi deìegit Antifhtem , Anfelmum ejus nomimi Ter-ùum . Ma quefte fon parole del Cardinal Baronie (e), e non Anna™e™.