152- Annali d’ Italia: ad operare . Dopo la Domenica in Albis tenne un gran Concilio di Vefcovi in Roma contro de’Simoniaci. Pofcia chiefla licenza a i Romani, fen venne a Pavia, e quivi nella Settimana dopo la Pentecofte celebrò un altro C oncilio. Indi pafsò a trovare l’Itn-peradore in SafTonia per informarlo dello flato d’Italia, e de’bisogni della Chiefa. Un altro Concilio affai numerofo fu da lui tenuto nella Bafilica di S. Remigio di Rems, e pofcia un altro in Magonza , dove fi trovò ancora l’Imperatore . In quefti tempi durando la ribellione di Getifredo Duca di Lorena, con cui aveva (a> Herman, unite le fue forze anche Baldovino Conte di Fiandra, (a) Papa Leo-^"ctfenico ne iftanza Iraperadore amendue li fcomunicò. Più che 1' armi temporali fervirono le fpirituali, per mettere il cervello a partito di Gotifredo ; e però egli fen venne fupplichevole ad A-quisgrana a’piedi dell’ Imperadore, e coll’aiuto del buon Papa ottenne il perdono de’fuoi falli. Seguitò Baldovino a far guerra , ma dopo aver lafciato dare un gran guaito al fuo paefe dall’ Armata Imperiale, finalmente trattò di pace, e diede a tal fine gli ortaggi. Dopo quefte imprefe Leone IX. per la Città d’Au-gurta e per la Baviera fui finir dell’Anno venne alla volta d’Italia , ed arrivò a celebrar la fefta del Natale in Verona. Confermò erto Papa in queft’ Anno i fuoi Privilegj al Momftero di <<) Chronìc. Farfa con fua Bolla (b) data in Roma IV. Kalendas Manli An-F*rfenf no P ontifìcatus Domni Leonis Noni Papce Primo, Indizione 11. Re*Italie. "E l’Imperadore Arrigo concedette a Berardo Vefcovo di Padova, (c) Antiquit. e a’fuoi Succeilori, la licenza di battere Moneta, (c) Jecun-fin“*?^um Pondus Veronenfìs Monetee. Il Diploma fu dato XVI. Kalendas Mail, Anno Domlnicce Incarnationis MXLVllìl. Indizione 11. Anno Domni Henrici Tenti Regis, lmperatoris Se candì, Ordinationis ejus XX. Regni quidern X. Imperli vero 111. A Sani Gostarla . Torno a dire, che gli Anni dell’Ordinazione d’Arrigo fon confufi in varj Diplomi : e però lafcerò ad altri la cura di accertar quefta Epoca , e di correggere gli errori. Circa que- (d) Ccdre- ili tempi ancora abbiamo da Cedreno (d) un avvenimento impor- nusdinm' tantiffim0 Per ia Storia cioè che i Turchi, gente di na- pen, 1 . zjone Unnica, o vogliam dire della gran Tartaria, ufeirono dalle Porte del Caucafo , e cominciarono le lor terribili conquifte con levare a i Saraceni la Perfia , e darfi pofcia ad infeflar l’imperio de’Greci. Non mi flendo a dirne di più per ora, riferban-do quel che occorrerà al refto della Storia. Anno