Anno MLII va anch’ effa annualmente a Roma un Cavallo bianco, e cento Marche-d’ argento. L’ Imperadore ali’ incontro , moflb da egual brama di poter disporre di quel Vefcovato , e delle fuddette Badie propofe più tofto un cambio, e quefto fu accettato dal Papa . Cioè Leone rinunziò ad Arrigo i fuoi diritti fopra quelle Chiefe, ed Arrigo in contracambio gli cedette molti fuoi Stati nelle parti di là da Roma. L’ Oftienfe fcrive (a), che tunc inter ipfum(a.) Li» Apofiohcum & Imperatorem fatta ejl commutano de Benevento & Bambergenfi Epifcopio , ma lenza dichiarare fe foiTe ceduta la fo- /. 2, e. 841 la Città di Benevento col fuo territorio, come gode oggidì la Sede Apoftolica , o pure anche il Principato, di buona parte nondimeno del quale erano flati prima inveititi i Normanni. E lenza dire, con qual titolo e patti cedette tali Stati. Il Sìgonio (¿) (tO sìgoniu* dice nomine Vicariatus. Così egli interpretò le parole dell’ Oftien-fe(c), laddove fcrive, che Leo Nonus Papa vicariationis grada (c) Leo o-Beneventum ab Heinrico Conradi fìlio recepii. Da. quefto cambio poi deduce il Padre Pagi (d), che non fuffifta quanto ha Eutropio2.^ Prete preflò il Goldafto, con dire che Cario Calvo avea diftrat- (‘0 P*gìu* to Benevento dall’imperio Romano, e concedutolo a i Pontefi-ci Romani. E fi può Umilmente dedurre, che nè pure Lodovico Pio, Ottone I. ed Arrigo I. Imperadori avellerò mai conceduto loro eflò Ducato di Benevento. Anno di C R 1 s T o mliii. Indizione vi. di Leone IX. Papa 5. di Arrigo III. Re di Germ. 15. Imperad. 8. Imploro’ in qaefti tempi Papa Leene più che mai 1’ aflìften-za dell’ Augujlo Arrigo per liberar la Puglia dal giogo de’Normanni , i quali per quanto fcrive Ermanno Contratto ( e ) , (e) Human, viribus adaucd, indigetes bello premere cceperunt , injujlum domi- ^^¡Tchr natum invadere, heredibus legitimis Cafella, pradia , vdlas , do- * " mus , uxores edam, quibus libult , vi auferre, res Ecclefiarum di-npere, pofìremo divina & humanci omnia ( prout viribus plus pote-rant ) j,una confundere, nec jam Apoftolìco Pontifici , ree ipfi Imperatori, nifi tantum verbo tenus cedere. Guglielmo Pu