Anno MCLX. 54* Questo, unito al non efTere comparto colà Papa Alelìan-dro III. e fatto credere, eh’ egli forte congiurato co i nemici dell’ Imperio, ballò, perchè que’ Vefcovi ecl Arcivefcovi, parte per adulazione, parte per paura, dichiaraiTero nel dì XI. di Febbraio, vero Papa Ottaviano , e condennartero e fcomunicaffero come ufurparore Aletlandro. Rendè pofeia Federigo a quell’ Ido- lo tutti gli onori, con tenergli la ftafl'a , e baciargli i fetenti piedi. All’ incontro Papa Alelìandro, udito eh’ ebbe il rifultaro del Conciliabolo di Pavia, nel Giovedì fatuo, mentre celebrava i divini Utìzj nella Città d’ Anagni, pubblicamente fcómunicò 1’ Imperador Federigo , e rinovò le cenfure contra dell’ Antipapa , e di rutti i fuoi aderenti. Furono anche fcritte varie Lettere per inoltrare 1’ infuififtenza ed irregolarità di quanto era ftato conchiu-fo per politica in Pavia. Pofeia inviò Aleflandro varj Cardinali per fuoi Legati in Francia, Inghilterra, Ungheria, e a Coltan-tmopoli. In erti Regni, ficcome ancora in lfpagna, Sicilia , e Gerulalemme, fu egli dipoi accettato e venerato come legittimo SucceiTore nella Sedia di San Pietro. Abbiamo in oltre da Sire Raul (a), che Giovanni Cardinale nativo di Anagni, Legato di (a.)sireRnul e ilo Papa Aleilandro , tertio Kalendas Martii trovandoti in Mila- Tj°^c6' RlT’ no nella Chiefa Metropolitana infierne coll’ Arcivefcovo di quella Città Oberto, dichiarò fcomunicato Ottaviano Antipapa, e Federigo Imperadore. Pofeia nel dì 12. di Marzo ferì colle cenfure i Vefcovi di Mantova e di Lodi, il Marchefe di Monferrato, il Conte di Biandrate, e i Confoli di Cremona, Pavia, Novara, Vercelli, Lodi, e del Seprio , e della Martefana . Oltre a ciò' nel dì 28. di Marzo lcomunicò Lodovico , che (lava nella Fortezza di Baradello, cinque miglia lungi da Come. Intanto Papa Aleffandro, per attellato di Giovanni da Ceccano (¿), acquifi-([>) Johanni vit totam Campaniam , & mißt in fuo jure. Perchè tuttavia boi- de Ceccano liva la guerra fra 1’ Imperador Federigo e i Milanetì , il primo^™'^“ aiutato da’Pavefi , Cremoneiì, Novareiì , Lodigiani e Comafchi, i fecondi da’ Brefciani , e Piacentini (c): iuccedervono in quell’ (c)Om>Mo-Anno non poche azioni militari. Più d’una volta paffarono i Mi-rena Hlflor-laneíi a i danni de’ Lodigiani , ed anche all’ aiìedio di quella Cit- ^jJaUcat. tà ; ma o furono refpihti , o per timore de’ Cremonefi fi ritira- sire Raul rono. Federigo ancora diede il facco ad alcune parti del diftret- m Hi^or' to di Milano, e vi imantellò qualche Luogo. Formarono i Mi-lanefi coll aiuto de' Brefciani 1’ a (Tedio del Cartello di Carcano. Vi accorie Federigo colle genti di Pavia, Novara, Vercelli, Tomo VI. M m Co-