Annali d’ Italia; fo ; ed effendo tuttavia Senator di Roma , non gli piacea , che (a)alcun veniffe a prender ivi la Corona, (a) Nacque perciò neb-%-c!ejfnr“31' bia di rancore fra quefti due Principi; e perciocché Ridolfo fi preparava per calare in Italia , il facro Collegio de’ Cardinali il pregò di fofpendere la fua venuta, finché forte inabilita una buona concordia fra lui e il Re Carlo. Finalmente nel dì 25.di Novembre, fefta di Santa Catterina , i prima difcordi Cardinali, ftretti dal Popolo di Viterbo, concorfero co i lor voti nell’ elezione di Giovanni Gaetano della nobil Cafa de gli Orfini Romani, nlnrna Catinai Diacono di S. Niccolò in Carcere Tulliano, (¿) perlo-Ecd.r.l' faggio d’ animo grande, e di non minore attività e prudenza, /icr. luiic. ed amatore de’ Religiofi, e fopra tutto de’ Frati Minori. Prefe inChlonic ^ nome di Niccolò 111. Non tardò a paifar colla fua Corte Memori a Roma , dove nella fefta di Santo Stefano fu ordinato Prete , iVi/fcr. p0j confecrato e coronato. Fece anch’ egli fapere al Re Ridolfo, CiBernardus *e non erano prima acconce le fue differenze col Re Carlo, che €uid. fofpendefle la fua venuta in Italia , come fi può credere , così imboccato da i Miniftri del Re Carlo , il quale troppo gran mano allora avea nella Corte Pontificia , per non dire , eh’ egli vi iacea da padrone. Da che fu in Como Ottone Vifconte Arcivefcovo di Milano , dichiarò Capitano de’ Nobili Milanefi fuorufeiti Riccardo Conte di Lomello , il quale venne a trovarlo con grorta cavalleria e fan-^mufpLm*-' terla di Pavefi e Novarefi(c). Unito quefto gagliardo rinforzo ma Manìp. co i Comafchi, dopo la preia di Lecco, e d’ altre Cartella , paf-Flor.c. 313. sò 1’ Arcivefcovo colla fua Armata alla Terra di Defio. Allora MedioUnL i Torriani con potente efercito di cavalli e pedoni moflero da Tom. 16. Milano e vennero per fermare il corfo dell’ Armata nemica. Rer. hahe. g- attaccò nc[ dì 2I> di Gennaio, fefta di Santa Agnefe , un’atro- Memor. ro- • r 1 ^ • t > t • • 1 • j 1 tcji. Regienf. ce e fanguinota battaglia ,■ ma perciocché chiunque militava dal-R‘r' la ParTe dell’Arcivefcovo, dicea daddovero ; laddove da quella J stepham de’ Torriani molti non per genio, ma per non poter di meno, nard.Poem. aveano prefe 1’ armi : in fine Ja vittoria fi dichiarò favorevole Re/'luifc Arcivefcovo . Non folamente rimafe feonfitto 1’ efercito de’ Torriani, ma molti di loro ftefli vennero alle mani de’ Comafchi , che poi li rinferrarono nelle carceri di Monte Baradello. Fra quefti fi contò lo fteffo Napo , o fia Napoleone, Signor di Milano, Mofca fuo Figliuolo , Guido , Herech , o fia Rocco, Lombardo, e Carnevale. Francesco dalla Torre , che era il fecondo Padrone di Milano, reftò uccifo da’ villani. Non fu a tempo