Anno MCCLX XXIII. andata a Bordeos , giacché fcrive 1’ Autore della Cronica di Reggio , ( a ) eh’ egli fu veduto nel dì 30. di Giugno in vicinanza di (a) Memor. quella Città: tuttavia non fi sa, eh’ egli menaffe feco i cavalie- Rc&' ri, che dovea condurre ; e però fembra poterfì conchiudere, eh e ¡ièr. ìuiic.' quefta feena fu fatta per deludere il Re Carlo , e non già per decidere con un Duello , cioè con poco cervello , la controverfia della Sicilia da lui poffeduta , quantunque anch’ egli aveffe già feelti i Suoi cavalieri per dare un bel colore all’ inganno. Ho io rapportato altrove (¿) alcuni Atti pubblici Spettanti a quefta (b' ¿«tìquìt. Tragedia, o pure illufione fatta al Re Carlo dallo l'caltro Re h*£e' Di$' d’Aragona, apparendo da eflì, che fra le condizioni v’era , che il Re d’ Inghilterra doveffe effere prefente al combattimento , ed è certo, ch’egli non venne a Bordeos, nè mai conferiti a dare il campo, nè ad afficurarlo: il che folo baftava ad ifeufare, e discolpare il Re Pietro . Qui’ nondimeno non terminò la faccenda. Il Pontefice Martino prefe di qui motivo per aggravar le cenSure contra del Re Pietro , e pafsò a dichiararlo non Solamente ingiufto uSurpato-re d^l Regno della Sicilia , ma anche decaduto da quelli d’ Aragona , Valenza, e Catalogna ( c ), con apprettò conferirli a (« )Raynaud. Carlo di Valois , Secondo Figliuolo del Re Filippo di Francia , Anna‘- Ecd. il quale doveva in avvenire riconofcerli in feudo , e prenderne 1’ investitura dal Romano Pontefice. Come foffe creduto giufto e lodevole quefto Papal Decreto, lo lafcerò io decidere ad altri. Ben so , che i Signori Franzefi , i quali fpezialmente in quefti ultimi tempi hanno impugnata l’autorità, che fi attribuifeono i Sommi Pontefici di deporre i Re e di trasferire i Regni, allora a man baciata riceverono quefto regalo de gli altrui Stati, loro fatto da Papa Martino , e tentarono in vigor d’effo d’occuparli, fic-come vedremo. Abbiamo da Bartolomeo diNeocaftro, che furono in queft’Anno Spedite dal Re Carlo verfo Puglia venti Galee di Provenzali. Dirizzò quefta Flotta le vele verfo Malta, dove quel Cartello tuttavia fi tenea fedele ad effo Re, benché attediato da i Siciliani, per dargli foccorfo . {d) N’ebbe contezza il va- (A)Nicolaus lente Ammiraglio di Sicilia Ruggieri di Loria , e tutto allegro S^eCnay t con dieciotto Galee ben armate fciolfe da Meffina , per andare a /. c.!pl.\'é. trovarlo . Arrivato al Porto di Malta , attaccò la zuffa , e fu quefta Tom■ x-. terribile di più ore; ma in fine dieci d’effe Galee Provenzali fu- Rir‘ IUil" rono prefe da i Siciliani, e condotte a Meffina; l’altre dieci maltrattate fé ne tornarono con indicibil fretta al loro paefe . Miglior Tomo VII. F f for-