508 Annali d’ Itali aS reale , perchè nell’ Ottobre arrivò a Rimini Guglielmo Durante, Vefcovo Mimatenfe , o fia di Mandein Linguadoca , eletto da Papa Bomfa^io Vili. Marchefe della Marca d’ Ancona , e Conte della Romagna, celebre Giurisconfulto , Autore dello SpecuLum Ju-ris , onde fu appellato Speculato r, e d’altre Opere , il quale per molto tempo era fiat© Pubblico Lettore di Leggi e Canoni nella Città di Modena . Fu ricevuto con onore da tutte le Città della Romagna. Ma nel dì 19. di Dicembre venne aìParmi Malatejìa da Verucchio nella Città di Rimini colla fua fazione Guelfa contro la Ghibellina di Parcità , e la ipinfe fuori colla morte di molti . Guido Conte di Montefeltro, rimetto in grazia del Papa, venne in queft’ Anno a Forlì, e gli furono refiituiti tutti i fuoi beni. D’uomo tale par che faceffe capitale Papa Bonifazio per le fue occorrenze. Ma egli di lì a poco, cioè nell’Anno feguente, o perchè fi mutò il vento, o pure per vero defiderio di darfi alla penitenza de’fuoi peccati, fi fece Frate dell’ Ordine Francefcano , e ia quello terminò poi i fuoi giorni, ma non sì prefto. Anno di Cristo mccxcvi. Indizione ìx, di Bonifazio Vili. Papa $. di A d o l F o Re de’ Romani 5. QUando fi credeva Papa Bonifacio Vili, d’effere come in porto nell’affare della reftituzion della Sicilia , egli fe ns trovò più che mai loratano. Irritati al maggior fegno i Siciliani , perchè il Re Giacomo fenza alcuna contezza, non che af-fenfo cT effi , aveife ceduto , e per dir così venduto quel Regno a i troppo odiati Franzefi : nel dì 25. di Marzo , in cui cadde laPa-fqua dell’Anno prefente , proclamarono Re di Sicilia l’infante (a ) Nicoljuì Don Federigo Fratello dello fi e ilo Re Giacomo. Fu egli con gran speciaUsl.3. f0lennità coronato nella Cattedral di Palermo, e in quello ileiTo kér. Italie, giorno fece molti Cavalieri, alzò altri al grado di Conti, e dif-pensò molte altre grazie (a) . Dapertutto fi videro giuochi e bagordi j e moffofi il Re novello da Palermo pai'sò a Meffina , dove trovò tutto quel Popolo in fefta , e pronto a fervido. Andoflene dipoi a Reggio in Calabria, e dato ordine a Ruggieri di Loria, che ufciife in mare colla fua Flotta, egli il e fio coll’efercito di terra andò a mettere 1’ aiTedio alla Città di Squillaci, e con levare a i Cittadini i canali dell’ acqua , gli obbligò a renderfi . Di là por-