ir4 Annali d* It ah a; cuperarla , fecero in quefl’Anno un grande armamento, ed eb-? bero foccorfo dal Conte Rinieri, e da altri Tofcani . Con quelle forze andarono a mettere 1’afledio a Siracufa, e la ftriniero per tre meli e mezzo . MolTeiì allora Arrigo Conte di Malta con quattro G dee ben armate, e venuto a Meffina , vi trovò alcune Navi de’Genovefi , ed alrre ne unì, per Soccorrere quella Città. Dichiarato Generale di quella Flotta, da Meflina pal'sò alla volta di Siracufa . Gli vennero incontro i Pifani con dodici Galee , ed altri legni, ed attaccarono battaglia, ma con loro danno, perchè a riferva di cinque Galee di Lombardi, che prefero la fuga, l’altre vennero in potere de’Genovefi. Ufcito anche di Siracufa Alemanno Conte di quella Città , diede ad* dofìo a i Pifani, ch’erano in terra, e li mife in rotta con prendere le bandiere, tende, e bagaglio del campo loro. Succedette queilo fatto nel Lunedì avanti alla Natività del Signore Molte altre prodezze e prele di ricche navi mercantili Veneziane , fatte da eifo Arrigo Conte di Malta, e l’aiuto da lui pre-ilato al Conte di Tripoli, fi leggono ne gli Annali Genoveiì. In quelli tempi la pirateria, o fia il fare il Corfaro , era un meflie-re, che non difpiaceva nè pure a molti Criiliani ; e queilo Conte non era l’ultimo a praticarlo. All’udire i Genoveii , erano Cor-fari i Pifani j e lo ileffo nome veniva dato da altri a i Genovefi. Riufcì in queil’Anno al Popolo di Modena (a) di ridurre con ami-(a) Anxaies chevol trattato i Capitani, cioè i Nobili Padroni di Terre eCa-Vettr. Mu- f^-ej]a ne[ Frignano a fotrometterfi alla loro Comunità con dive- n/icni. / * //, 7 © Rer. Italie, nir Cittadini di Modena, promettere di abitar in ella Città qualche Mefe dell’Anno , e di militare fecondo le occorrenze in aiuto del Comune. Così il diilretto di Modena ripigliò gli antichi fuoi confini, e così andavano anche facendo le altre Città libere d’Italia. Abbiamo da Gerardo Maurifio (b) , che in quell’ Anno Reri tulle. vemt Studium Scholarium in Civitare Vicentice, & duravit ttfcjue ad Potejìariam Domini Drudi, cioè fino "all’ Anno 1209. Antonio (e) Godius Godìo (c) anch’egli atteila , che nell’Anno preferite Studium Ge~ lji£kronlco ner&ie fuit in Cintate Vicentice, Docloresque in Contrata Sancii Reriitd- Viti manebant, 1 primi ad iilituire lo iludio delle Leggi nel Secolo Undecimo , o Duodecimo furono i Bolognefi , e in quella fola Città durò per molti Anni queilo ornamento , con efferii a poco a poco aggiunti anche i Lettori di Lettere umane, di Filofofia, e Medicina. Mirando poi gli altri Popoli, quanto onore e vantaggio veniffe a Bologna dal gran concorfo de gli Scolari, s’invogliato*