40 6 Annali d’ Italia: fa) Chronìc. te quefte Cenfure. Ubaldino da Fontana in Ferrara (a) nella Tom^8 pubblica Piazza d’ erta Città tentò di uccidere il Marchefe Obi Rer. Italie, {o d’Erte Signor di Ferrara; ma vi lai'ciò egli la vita, trucidato dalla Famiglia del Signore. Anno di Cristo MCCLXXIV. Indizione li. di Gregorio X. Papa 4. di R 1 D o L F o Re de’ Romani i. Memorabile fi rendè 1’Anno prefente per l’infigne Concilio Generale, tenuto da Papa Gregorio X. in Lione, (¿) tius Annai. al quale interyennero circa cinquecento Vefcovi, Settanta Abbati, e mille altri fra Priori, Teologi, ed altri Ecclefiartici dotati di qualche Dignirà. Gli fu dato principio nel dì 7. di Maggio, e quivi fi fece la riunion de’ Greci colla Chiefa Latina: il che recò eftrema confolazione ad ognuno. Michele Paleologo Imperador de’Greci, uomo accorto, paventando forte la Crociata de’popoli d’Occidente, promoffa con zelo inefplicabile dal buon Papa Gregorio , e vivendo ancora in non poca geloiìa delle forze e dell’ambizione di Carlo Re di Sicilia, fi ftudiò con quefto colpo di rendere favorevole a fe rteflo il Pontefice, e i Principi Latini. Furono eziandio fatti molti de i regolamenti intorno alla Difciplina Ecclefiartica, e fi trattò con vigore della ricupera di Terra fanta. E perciocché le maggiori Speranze del Papa erano riparte nel nuovo eletto Re de’ Romani Ridolfo Conte di Habfpurch , che avea prefa la Croce, ftudiò egli di pacificare Alfonfo Re di Cartiglia, il quale continuava le fue pretendoni fopra il Regno d'Italia, e folennemente ancora confermò l’elezione d’effo Ridolfo. Querti all’incontro confermò alla Chiefa Romana tutti gli Stati , efpreffi. ne’ Diplomi di Lodovico Pio, Ottone I. Arrigo I. e Federigo II. e fi obbligò di non molertare il Re Carlo nel pofleflo e dominio del Regno di Sicilia, con altri patti, che fi portbno leggere ne gli Annali Eccleiìartici del Rinaldi. Due gran lumi perdette in queft’ Anno l’Italia, e la Chiefa di Dio. Il primo fa Tommafo da Aquino dell’ Ordine de’ Predicatori, della nobilifft- (c) Ptolom. ma Cafa de Conti d Aquino, Ingegno mirabile ed Angelico, Lucent Teologo di sì profondo fapere, che dopo Santo Agoftino un altro non aveva avuto la Crirtiana Repubblica. (c)Da Parigi» Rtu Italie. ' «ella cui Univerfità era egli ftato con infinito plaufo pubblico Lettore , Ecclcf. Labbe Condì. Piolo me us Lucenjis , & alii.