Annali d’Italia. le quali ufcirono poi molte doglianze de gl’ Ingleii, riferite da (a ) Mauh. Matteo Paris ( a ) , effendo ben probabile, che • anche gli Eccle-PAng{ H‘fiaftici a^tfi Pae^ fi lamentaffero forte , che il loro da- naro aveffe da fervire in ufo tale. In fatti ii cominciarono varie congiure contra di Federigo nella Puglia. Ne erano Autori Teobaldo Francefco , Pandolfo Riccardo, la Cafa de' Conti di San Severino , ed altri non pochi Baroni. Per atteilato del Conti-^4nnfiesGe- nuat°re di Caffaro ( b ) la volevano anche contra la vita d’ etto munf. lìb. 6. Imperadore . Fu in quefti tempi, o pure molto più tardi, come J,°al:lt,6'Rer’ al£ri vogliono, i quali fembrano più veritieri, che anche Pietro dalle Vigne, Gran Cancelliere di Federigo , e fuo Favorito in addietro , cadde dalla fua grazia. Chi fcriffe , perchè trovato , che aveffe parte nelle fuddette congiure; chi perchè nel Concilio di Lione non articolale parola in favore del fuo Padrone ; chi perchè l’avelie voluto avvelenare: del che fu convinto. De i fegre-ti de i Principi ognun vuol dire la fua. Quel che è certo, Federigo il fece abbacinare, lo fpogliò di tutti i fuoi beni, e confinollo iti una prigione , dove dicono , che da lì a tre anni egli fteffo difperato con dar delia tetta nel muro fi abbreviò le miferie , e iniìeme la vita . Abbiamo da Matteo Paris , che trovandoti Federigo affediato da tanti turbini da tutte le parti , ricorre al fanro Re di Francia Lodovico IX. acciocché s’interpo-neffe col Papa per la concordia, con efibirti di pattare in Terra l'anta colle fue forze , per ricuperare quel Regno , e quivi terminare i fuoi giorni, purché fofse rimetto in grazia della Chiefa» Lodovico, perchè avea già prefa la Croce, vogliofo d’ impiegar le fue armi in Oriente in prò della Criftianità , parendogli quefta un’ offerta di fommo rilievo, per poter unitamente con Federigo promuovere gl’ intereffi di Terra fanta, e perchè cono-fceva 3 che, durante la difcordia fra la Chiefa e 1’ Imperio , nulla di bene potea fperare in Oriente : cercò di abboccarti col fommo Pontefice, e l’abboccamento feguì nelMoniftero di Clu-gnì. Per quanto ti affaticaffe il Re a far guftare al Papa que-ila proporzione nulla poiè mai ottenere , pertiftendo Innocenzo IV. in dire , che non ti dovea più fidar di Federigo , Principe tante volte provato mancator di parola . Poco agguftato iè ne tornò il R.e Lodovico alla fua retidenza . Del fuo ardore per quefta pace ne iiamo anche affi curati dal Rinaldi Anna lift a Pontificio . Oltre a ciò, per dar animo a i ribelli di Puglia, iì fece correr