Annali d’ Italia: fi, con fare nello fleflb tempo delle fcorrerie nel diilretto di Ve* (a) Annahs rona , e guadare il paefe . (a) Eccelino ufcì in campagna con Veroncnf. quelja geme, che potè raunare , e per quindici dì fi fermò nel-ìuiic.8 Villa della Tomba dall’altra parte dell’Adige , olìervando i nemici, che poco profitto faceano lotto Rivalta, valorofamen-te difefa da quel prefidio . Tuttavia veggendo il pericolo del Cartello, e crefcere il guafto del Veronefe , fenile all’ Impera-dor caldamente dimandando foccorfo. Allora Federigo montato a cavallo moiTe la fua cavalleria con una marcia sì sf rzata, che in un dì e io una notte arrivò da Cremona fin vicino al Cartel- lo di S. Bonifazio . Dato ivi un po’ di nnfrefeo allagante e ai cavalli, follecitamente continuò il fuo viaggio. Lavvifo dell’ improvvifa ed inaipettata venuta dell’irnperadore mife rale fpa* vento ne gli affediatori di Rivalta , che fe ne ritirarono in fretta , con lafciar ivi parte delle tende e dell’ equipaggio, e le macchine da guerra. L’efercito Imperiale venendo perla più corta, prima che arrivarti quel di Padova , giunfe alle porte di Vicenza. Non avendo voluto renderli 1 Vicentini alla chiamata dell* Irnperadore, con tal furore, e verifimilmente coll’aiuto di qualche traditore, la fua gente co’Veronefi venne all’ aiTa Ito , ch’entrati per le mura, ed aperta una porta, diedero immantinente un orrido facco alla mifera Città, commettendo, lenza perdonare a feifo o grado, tutte quelle crudeltàed iniquità, che in ta- li occafioni fi poffono facilmente immaginare . Entrarono in Vicenza gl’imperiali nella notte avanti la fella deH’Ognifanti , e tutto il dì feguente fi sfogò la lor rabbia, avarizia , e libidine nell’infelice Città, a cui in fine diedero fuoco. Considerando poi Federigo, che male era anche per li fuoi interelTi il perdere la popolazione di così nobil Città, da lì a pochi giorni perdonò a rutti , rilafciò ad ognun il portèllo de’ loro ftabili , con ordinare ad Eccellilo , e al Conte Gaboardo di Sue-via fuo Capitan generale di trattar bene il Popolo di Vicen?.a. Ri-^^.^foluta la fua partenza, racconta Antonio Godio (b), che Federile ¿/¿TT/T go , il