Anno M C C L X Vili. 381 Anno di Cristo mcclxviii. Indizione x. di Clemente IV. Papa 4. Imperio vacante. SUl principio di queit’Anno fi motte Corradìno da Verona con più di tre mila cavalli, (a) e paffuo 1’ Adda pel diilretto di p^ìnufìn Cremona e di Lodi fé ne andò a Pavia, Città, che fola con Ve- Chronìc. rona teneva il fuo partito in Lombardia. Dopo eiferfi fermato in Tom: s-Rer-effa Città più di due Mei!, per le Terre di Manfredi Marchefe del “¿affari Carretto paf’sò al Porto, di Vada (¿) , e trovate quivi dieci Galee AnnaksGe-Pifane, imbarcatoi! felicemente arrivò a Pifa nel dì 7. d’Aprile , 8' accolto come Imperadore da quel Popolo (c) . Federigo giovane Rer. Italie. Duca d’Auilria, ma folamente di nome, perchè in poifeifo dell’ ^"jagS Auitria e della Stiria era allora Ottocaro Re di Boemia, condtriTe R^jtaiic. ' per la Lunigiana la di lui cavalleria fino a Pifa. Saba Malafpina (ci!) con errore dàil nome d’Arrigo a quello Duca. Fu cofa con- (d Satas fiderabile, che di tante Città Guelfe di Lombardia niuna fi oppo- 7 nelle al palfaggio di queila nemica Armata. Tutti ferrarono gli occhi; e i Torriani fpezialmente , benché Guelfi, in occulto erano per Corradino ; ficcome poco contenti del Papa . Vollero i Popoli ilare a vedere, che fucceffo foffe peravere queilo movimento d’armi, da cui dipendeala decifione del Regno di Sicilia e Puglia , per prendere poi le loro mifure fecondo l’efito dell’ imprefa. Ad iitanza de’Pifani Corradino fece oile fopra il territorio di Lucca, Città fedele al Re Carlo, e vi diede un gran guaito. (e) Ri (e) Ricorda. beiloffi in tal congiuntura Poggibonzi al Re Carlo , e a’ Fiorenti- n0 Malafp• ni. Pafsò dipoi Corradino a Siena. Mentre egli quivi dimorava f' * Guglielmo di Berfelve Malifcalco del Re Carlo volle colla fua gente d’ armi metterli in cammino alla volta d’Arezzo, per vegliare a gli andamenti di Corradino. Ma giunto fenza ordine al Ponte a Valle full* Arno, fu colto in un’imbofeata dalle fquadre d’ eifo Corradino , disfatta la fua gente , e la maggior parte con eifo lui prefa, e condotta nelle prigioni di Siena. Gran rumore fece per tutta Tofcana , ed altrove , queilo fatto , e ne montarono in fuperbia i Ghibellini, prognoiticando da ciò maggiori fortune nell’ andare innanzi. Molto prima che Corradino arrivaife in Tofcana, era ritornato in Puglia il Re Carlo, non tanto per accignerfi alla difefa del Regno , quanto ancora per contenere o rimettere indovere i Popoli, che per la fama della venuta di Corradi-