480 Annali d’ Italia: iìeme co’Tuoi difcendenti. Ed egli poi con amore paterno riduf-fe in Città tutti i fuorufciii: con che ceffate tutte le gare e gli odj civili , cominciò una volta quefto Popolo a godere la fofpira-ta tranquillità e pace . Effendo già rimaffo vedovo il Suddetto Marcheie Obizzo per la morte di Jacopina dal Fiefco nell’ Anno 1287. jjrefe egli per moglie nel prefente Cojìan^a, Figliuola di Alberto dalla Scala Signore di Verona , che nel Mele di Luglio fu condotta a Ferrara , e fi celebrarono le nozze con gran fella e ÈlSTr folennità ' Seguitando *a guerra fra la Repubblica Veneta, (a) e 12. Rer. hai. Fcùmondo dalla. Torre Patriarca d’Aquileia, andarono i Venezia-AnnaUs ni all’ affedio di Triefte. Ma all’avvifo , eh’ effo Patriarca e il Conte di Gorizia venivano con fei mila cavalli, e trenta mila fan-Rer. Italie. ^ per foccorrere la Città, i Veneziani fenza voler’afpettar que-ila vifita , a gara fi mifero in fuga , lafciando indietro padiglioni, macchine j ed equipaggio ; e molti ancora vi reftarono per la prefl’a morti. Ufciti polcia iTrieftini colle lor navi vennero fino a Caproli e a Malamocco, e v’incendiarono que’Luoghi. Per la morte di Giovanni Dandolo Doge di Venezia, accaduta nell’Anno prefente, fu nel dì 25. di Novembre eletto per fuo Succeffore in quella dignità Pietro Gradenigo, che era in quefti tempi Pode-ftà di Capo d’Iftria , e fu mandato a prendere con cinque Gallee e un Vafcello ben armato . Anno di Cristo mccxc. Indizione ili. di Niccolo' IV. Papa 3. di Ridolfo Re de* Romani 18. STendeva ogni dì più Tali Guglielmo potentiffimo Mar-chefe del Monferrato. Già oltre a gli antichi fuoi Stati, Chron. acquali aveva aggiunto Cafale di Sant’Evafio , (b) oggidì Cit-Tom^ii Rcr eSU Aggreggiava nelle Città di Pavia, Novara, Vercelli, Jtalìcar. Tortona, Aleffandria , Alba, ed Ivrea. Era dietro a cofe più (c) Gualvan. grandi, ma non gli mancavano de’potenti nemici, (c) Con un nhui Fior. copi°f° eiercito ufeito di Pavia oftilmente pafsò net Mefe d’ A-cap/329. goffo nel Milanefe per vendicarli di quel Popolo, che dianzi avea (d 'CMi atta un’'ncurA°ne ne^ Novarefe , e prefi alcuni Luoghi, (d) Se-Uno. ai 1 co erano Mofca ed Arrigo dalla Torre con gli ufciti di Milano, appellati Malilardi. Arrivò fino a Morimondo; ma mofiìfi i Mila-nefi co i Comafchi, Cremonefi, Brefciani, e Cremafchi, egli fe ne tor-