Anno MCCLXXXI. 457 fece dichiarar Vicario della Tofcana da Papa Clemente IV. eoa prometta di ritirar fi , creato che fotte un Re de’Romani . Anno di Cristo mcclxxxii. Indizione X. di Martino IV. Papa z. di Ridolfo Re de’ Romani 1 o. CElebre fu in quell’ Anno il Vefpro Siciliano, celebre 1’ orditura di quella sì ftrepitofa rivoluzione . Con verga di ferro governava il Re Carlo il Regno di Sicilia e di Puglia . Da nuovi Dazj , gabelle, taglie , e confifchi erano al fommo aggravati que’ Popoli. La Superbia de* Franzefi ogni dì più crefceva ; infop-portabile era la loro incontinenza, e la violenza fatta alle donne. Di quelli difordini parlano tutti gli Scrittori d* allora (a), ed an- Bartho-che i più parziali della nazion Franzefe . Più volte imiferi Sici-la'" d* Ne0~ liani ricorfero a i Papi per rimedio , rapprefentando loro, che h hhjì, sicui. finta Sede avea creduto di dare un Ree un Pallore a que’ popoli, lom. 13. e loro avea dato un Tiranno e un Lupo . E ben lì leggono ne gli Annali Ecclelìallici (¿) i buoni ufizj , che più volte fecero i Ro- lafpina. mani Pontefici in favore e follievo d’ etti Popoli ; con efortare il MR!:°rr?ano Re Carlo a fgravarli, e a guadagnarfi il loro affetto e non già Huynau~ 1' odio . Ma Carlo niun conto faceva di sì fatte efortazioni, e col- ilLS Annal. la febbre addotto de’Conquiftatori ad altro non attendeva, che Eulcf‘ a raunar moneta e gente , per far colle miferie del fuo Popolo, fe gli riufeiva, mileri anche gli altri popoli. Ora accadde, che Giovanni da Procida, nobile Salernitano, uomo di mirabil’ accortezza , Letterato , e fpezialmente peritiffimo della Medicina , entrò in peniìero di guarire anche i mali politici della Sicilia. Era egli flato cariflìmo a Federigo 11. Augufto , e al Re Manfredi-, ed appunto per quello fuo attaccamento alla Caia di Suevia gli era* no flati confifcati tutti i fuoi beni dal Re Carlo. Ritiratofi egli in Aragona , cominciò ad incitare il Re Pietro e la Regina Co-Jlan^a lua Moglie, Figliuola del fu Re Manfredi, alla conquista del Regno Siciliano, e a far valere le ragioni delia Cala di Suevia , unico rampollo di cui era reilata effa Regina Coltanza . Ma perchè a sì grande imprefa, e contra dei Re Carlo Principe belli-oofillimo e di alta potenza , non ballavano punto le forze del Re Pietro, per mancanza maffimameme del fac ¡otui71 delie guerre, cioè della pecunia : Giovanni di Procida allunle egli di provvede-Tomo VII. È e 3 re a