Anno MCCXXIV, 177 Anno di Cristo mccxxiv. Indizione xii. di Onorio III. Papa 9. di Federigo li. imperadore 5. TAnto da Gotifredo Monaco (a), quanto dalle Lettere dello fteffo Imperador Federigo , rapportate dal Rinaldi (ù), ¿n chronko. abbiamo che eil'o Augufto per inoltrare, o pure per far credere (b) RayraU al Pontefice l’animo Tuo rifoluto per la liberazion di Terra fan■ ^L^EccUf. ta , ed animar con ciò i Principi di Germania a dar foccorfi per la facra imprefa, fcriffe d’aver quafi in pronto cento Galee ne’ fuoi Porti ben armatele eh’egli in oltre facea fabbricar cinquanta ufeieri, o fia groffe navi da trafportar cavalleria: di modo che fecondo i fuoi conti potea condurre in effe fole cinquanta navi due mila cavalieri co i lor cavalli, e in oltre dieci mila fanti. Aveano queiti ufeieri i lor ponti da gittare in terra , per li quali avrebbono potuto gli uomini ufeire a cavallo dalle navi ftef-le. Oltre a ciò afpettava affaiflìmi altri Legni da varie parti dell’ Italia, capaci di un’altra Armata. Spedì ancora fuoi Ufiziali in Germania per far gente, e muovere que’Principi, ed anche il Re d’Ungheria alla Crociata, offerendo a tutti paffaggio e danaro pel fuo Regno, in fomma pare, ch’egli operarte daddo-vero finquì per l’efecuzione delle fue promeffe. Ma fi doleva di faper di certo , che niun foccorfo fi potea fperare dalla Francia ed Inghilterra, eh’erano in guerra fra loro; e fors’anche ricufavano di accudire alla facra imprefa , che finora era coitata la vita di tante centinaia di migliaia d’uomini , e tanti tefori a i Criltiani con sì poco frutto in fine della Crifnaaità . Intanto Giovanni Re di Gerufalemme ito in Ifpagna s’indufie a prendere in Moglie Berengario. Sorella del Re di Cartiglia. Non dovette già piacere all’Augufto Federigo un tal matrimonio, da che per iiperanza di ereditare il di lui Regno, s’era indotto a gli Sponfali colla Figlia del medefimo Re Giovanni. E finquì era durata la guerra in Sicilia contra de’ Saraceni ribelli , che afforzati nelle montagne moftra.vano poca paura dell’armi Criftiane. Tuttavia nell Anno prefente furono così ftretti, che finalmente la maggior parte d erti implorò perdono, che ben volentieri concedette loro 1 Augufto Federigo. Ma affinchè non inquietaffero in avvenire la Sicilia, e ceflaile ancora il pericolo, che cortoro iirailero un dì dall Affrica de i rinforzi della loro fetta: preie Tomo VII. M Fé-