Anno MCCLXX. 395 quale ritornarono in Siena i Guelfi ufciti ; ma non pafsò gran , tempo , che etti Guelfi nulla curando i patti fatti , {'cacciarono dalia Città i Ghibellini: iìcchè non reftò in Tofcana Città , che non fi reggette a parte Guelfa. E i Fiorentini {'otto alcuni pretetti disfecero il Cartello di Poggibonzi, che era de5 più belli e forti della Tofcana, e ridurterò quel Popolo ad un Borgo nel piano. Cominciò in queft’Anno la guerra fra i Veneziani (a)(a) Dandul. e Bolognefi. Aveano i Ferrare!!, Padovani, e Trivifani nega• to al Doge di Venezia foccorl'o di grani in tempo di grave ca- Rer. Italie. rertia , avendone bilbgno per loro il e ili. Sdegnato egli impofe delle nuove gabelle alle mercatanzie , e fece guardare i Porti dell’ Adriatico , acciocché niuno conducefle vettovaglie , fe non a Venezia, nè pattava Sale in terra ferma . Se ne difguftarono forte i Bologne!! , perchè loro ne veniva gran danno ; e quantunque inviattero Ambafciatori a dolerfene , non ne riportarono , fe non delle amare rifpofte . Era allora al fommo la potenza de’ Bologne!!, giacché comandavano alla maggior parte della Romagna . Però adunato un efercito di circa quaranta mila perfo-ne, andarono al Po di Primato, e quivi piantarono un Cartel- lo, o iia Fortezza, fecondo l’ufo di que’ tempi. Venne pertanto fpedita da Venezia una flotta di molte navi per impedir quel lavoro, con trabocchi e mangani dall’altra riva del Po; ma i Bologne!! non reilarono per quello di compierlo , nè fi attentarono i Veneziani di ditturbarli. Dopo la morte di AldigieriFontana avendo tentato in vano i fuoi parenti, potente Famiglia di Ferrara (¿) , di torre il dominio di quella Città ad Obi^o Marchefe d’Eile, fe ne fuggirono, ritirandoli fui Bolognefe a Galiera, da dove cominciarono a danneggiare il territorio di Fer-(V)Rìtobal~ rara . Ottennero pofeia perdono dal Marchefe' ; purché andafle- Tom%P°m' to a’ confini nelle Città , eh’ egli loro afiegnò. R