Anno MCLXXXVI.
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funtuofa- funzione , l’ebbe sì forte amile Federigo, che trovati de i prefetti li mife al bando dell’ Imperio . Il Sigonio (a) fegui- (a) sigonìas tando un po’troppo confidentemente Galvano Fiamma (¿) ferii- dtcalRf"° L~ (e , che ne II’ Anno 11 84. il Re Arrigo ricevette la Corona Ferrea (b) óuàiva-in Santo Ambrofio di Milano. Lo fletto Fiamma altrove, cioèFiamma nella Cronica Maggiore MSta. ci vien dicendo, che Arrigo e Co-nor.an'F’ ttanza fuerunt coronati in Sancto Ambrofio & in Modoetia . All’ incontro il Cardinal Baronio (c), e il Puricelli (</) , credono fe- (c) Bar. in guita cotal Coronazione nell’Anno 1185. Ma s’imbrogliano poi^™purfccJi tali ed altri Scrittori in attegnare l’Arcivefcovo di Milano, che Monum. Ba.-eji dette la Corona , adducendo alcuni Algifio , altri Uberto, ed fllic- Ambr-
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altri Milone.
  La verità fi è , che il Re Arrigo e Cofianza fua Moglie furono coronati in queft’Anno , correndo il Mefe di Gennaio, come fi ricava da i fopra allegati Autori . Aicoltifi Radolfo da Diceto (e): Inter Henricitm, dice egli, Regem Teutonicum & (c) RaMpk. Conflantiam filiam Rogeri Siculi Regis, amitam vero GuillìeU Diceto mi Regis Siculi, generi Regis Anglorum , matrim&nium celebra-Imas' tum efi : Sexto Kalendas Februarii Viennenfìs Archìepifcopus Fre-dericum Imperatorem Romanum Mediolani coronava : cioè colla Corona del Regno di Borgogna . Eodem in die Aquilejenfis Fa-triarcha coronava (cioè della Corona del Regno d'Italia ) 'Hen-* ricum Regem Teutonicum , & ab ea die vocatus efi Ccefar. Quidam EpiJ'copus Teutonicus coronava Conflantiam, amitam TViIlei-mi Regis Siculi ( cioè come Regina della Germania). Ficee afta funt in Mona(lerio Sancii Ambrofiu : e non già in Monza. All’ Arcivefcovo di Milano apparteneva il dar la Corona Ferrea al nuovo Re d’Italia . E perciocché allora Papa Urbano 111. riteneva tuttavia come Arcivescovo quella Chiefa , nè volle per ditta-pori già inforti fra lui e l’Imperatore , intervenir a quella funzione : Gotifredo Patriarca d’Aquileia, uomo arditiffimo , e perfona affai mondana, fenza riguardo al Papali ufurpò quel diritto, e conferì al Re Arrigo la Corona del Regno d’Italia . Per quella fua profunzione fu sì egli , come gli altri Vefcovi affittenti a quella Coronazione , fofpefo da i divini Ufizj da Papa Urbano. Ne abbiamo l’atteftato pretto l’Autor della Cronica Acquicintina, che narrando le dtlfenfioni nuovamente nate fra Papa Urbano (f)cw e Federigo Augufto, così ne parla (/): Precipue quocL Patria/- Accinti, cha Aquilejenfis, & quidam Epijcopi interjuerunt, abfique con- ^/hulc^An--JenJu P apee, Coro natio ni Henrìci Regis die quadarn folemni iti num,
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