¿34 Annali d’ Italia, tefice e dellTmperadore , lamentandoti 1’ uno dell’altro , come (a) Raynai- ha da gli Annali Ecclefìaftici ( a) . Andarono ottilinente in quefl* <Écciefinnal' Anno i Faentini ad infettare il territorio di Ravenna fin cinque (b) Annali miglia pretto a quella Città. (¿) Centra d’ etti ufeirono i Raveu-Refn/iJii '4' nari <"0n inforzo di gente ricevuto da Rimini, Forlì, e Bertino- ro , credendoci d’ingoiare i nemici; ma ne riportarono una buona rotta , per cui retto prigioniera la maggior parte de’ Foriiveli . Anno di Cristo Mccxxxvii. Indizione x. di Gregorio XI. Papa n. di Federigo II. Imperadore 18. GLi affanni di Papa Gregorio lievi non erano in quetti tempi non tanto per li danni già inferiti alla Lombardia dali'Im-perador Federigo, qnanto per li maggiori, che fi conofcevano (r) ftaynai- imminenti , fe continuava la guerra . (c) Più che mai dunque fe-fdl ir>E guitò a trattar di concordia , facendone ittanze a Federigo, eor-C dinando alle Città Collegate d’inviare a Mantova i loro Plenipo-tenziarj con ifperanza che l’Imperadore darebbe luogo a qualche (d) convenevole aggiuftamento . (d) Spedì etto Augufto nel Gennaio deSGcm.in ¿e\ prefente Anno alla Corte Pontificia il gran Mattro dell’Ordi-ne Teutonico, e Pietro delle Vigne, famofo fuo Cancelliere, e in vece di mottrarfi inclinato ad accordo alcuno , raccomandava al Papa di predargli aiuto e favore per domare i Lombardi ribel- li Godefr. li, e ricettatori de gli Eretici. ( e) Trovavafi allora Federigo in Ìn’chfonìc gfan au8e di fortuna, perchè avea quafi ridotto a gli e- ftremi Federigo Duca d’Auttria ( Principe per altro degno di perdere tutto ) con avergli portate le chiavi i Cittadini della nobil Città di Vienna . Gloriavafi pertanto di aver guadagnato all’imperio uno Scato , che fruttava ogni anno feflanta mila Marche d1 argento , cioè 1’ Auttria e la Stiria : vanti nondimeno , che durarono ben poco, perchè tornato che fu l’Imperadore in Italia, il Duca rialzò il capo, e giunfe nell’Anno feguente a ricuperar (fyChronle. tutto il perduto (/). Nella fuddetta Città di Vienna fece Fede- li iguflan, rigo eleggere in quett’Anno Re de’Romani Corrado fuo fecondo-pipine gen>t0 • L’ Atto d'erta elezione ci è flato confervato da Frate Franti. Tom. 9. cefeo Pipino dell* Ordine de' Predicatori (g) , da cui apparifee che r ^Roland non Peranche a i lette Elettori era riferbato il diritto dell’E-lezione. La Citta di Padova (6) in quetti tempi, priva di configgo