Anno MCCXIV1I. 179 Guglielmo Cardinale Vefcovo Sabinenfe . Gli mandò torto il Papa un rinforzo di trenta mila marche d’ argento , che felicemente arrivò alle di lui mani . Ma non ebbe già quella felicità la Spedizione di quattordici altre mila marche d’ argento , che il Papa dando tuttavia in Lione avea conlegnato ad Ouaviano Cardinale di Santa Maria in Via lata infieme con un corpo di Solda-tefche per faccorfo de’ Milaneiì , e de gli altri Collegati di Lombardia . Il Continuatore di Caffaro Scrive ( a ), che erano mille (i) Capri e cinquecento cavalli, che il Papa avea fatto affaldare in Lio-ne . Amedeo Come di Savoia , ( b ) perchè amico di Federigo , Rer. itahc. benché fi moflraffe parziale del Papa , trovò tante ScuSe , che il Cardinale per quafi tre Meli fu collretto a fermarli, e a confu- ^ngior. mare il danaro nel foldo di quegli armati, i quali in fine li- Petrus de cenziati fe ne tornarono alle lor caie ; ed egli le volle paflar in CiZw°eru“iv. Italia, dovette colla fola Sua famiglia guadagnarli il tranfito per eap.sj. vie inofpite e dirupate . Quetati i rumori della Puglia , venne in quell’ Anno Federigo a Pifa , e di là in Lombardia , fenza commettere oftilità veruna „ Portoflì dipoi a Torino , fe crediamo a Matteo Paris , per andare alla volta di Lione cum innumerabili exercitu, con timore de’ buoni, ch’egli penfaffe a far qualche brutto fcherzo al Papa e a i Cardinali foggiornanti in quella Città. Ma quello efercito , ed efercito innumerabile, è una frottola Spacciata dal buon Paris. Particolarità di tanto rilievo non 1’ avrebbe ommeffa nella Vita di Papa Innocenzo IV. Pietro da Curbio , che fi trovava allora in Lione. Altro non dice quello Autore, fe non che Federigo venne a Torino, ubi cum Comite Sabaudicz , & aliis quibufdam Baronibus Jlbi cidhcercntibus nequiter machinans contra fummum Pontificem , ipfum Lugditni circum-venire fraudulentijjìme procurabat. Profittò di quella congiuntura il Conte di Savoia , per farli confegnare da Federigo il Cartello di Rivoli . Secondo il fuddetto Autore fi teneva in Lione , che Federigo Sofie venuto per ingannar con qualche frode , e non già per opprimere colla forza dell'armi il Pontefice . Per lo contrario Federigo in una Lettera rapportata dall’ Annalirta Rinaldi IcrifSe, che la rifoluzione da lui prefa di portarli a Lione gli era venuta da Dio a fine di terminar le diScordie, e giufti-ficarfi appreffo il Papa e i Franzefi, per quanto io vo credendo, dell imputazione datali d’ effere un Eretico e miferedente . Se folle vera o finta quella fua intenzione , non Saprei dirlo io : ■ben So , che non larebbe mai convenuta a lui una proreita sì S 4 fatta :