Anno MCXCVII, 95 co, di cui fono le feguenti parole ali’Anno prefente . (a) Im-{*) Godéfr. perator in Apulia moratur . Ibi quojdam Principes, qui in necem ¡^Chronic' ejus confpirafje dicebantur, diverjis poenis occidil. Rumor etiam de eo ac de Imperatrice Confiantia varia feminat , fcilicet quod ipfe in variis eventibus prceventus, etiam in vitce periculo [zp& conjìitutus ftt ; quod lmperatricis volúntate femper fieri vulgaba-tur. Quetati i rumori della Sicilia , e riconciliato l’Imperadore Arrigo colla Moglie , allora egli permife, che la gran Flotta de’ Pellegrini, defiderofi di fegnalarii in Terra Tanta, fcioglierte le vele , con aggiugnervi egli alcune delie fue fquadre , e dar loro per Gondoliere Corrado Vefcovo di Wirtzburgo , fuo Cancelliere. Andarono, fecero alquante prodezze in quelle parti ; più ancora n’avrebbono fatto, fe non forte giunta la morte dell’ Impe-radore , che sbandò tutti i Principi Tedefchi , volendo ciafcuno correre a cafa , per intervenire all’elezion del nuovo Augurto. Succedette eiTa morte nella feguente forma, come s’ha da Riccardo da S. Germano (b). Fece Arrigo venire a sè ITmperadri-(b) Richard. ce Coftanza fua Moglie, e mentre erta era nel Palazzo di Paler-^’^- G‘rm-: mo , Guglielmo Cartellano di Caftro-Giovanni fi ribellò all’lm-™ uonu% peradore. Portoflì in perfona Arrigo all’affedio di quella Fortezza, e quivi rtando fu prefo da una malattia, a cagion della quale condotto ( per quanto s’ha da Giovanni da Ceccano ( c ), (c) ¡Johann. e dall’ Hovedeno (d) ) a Meiììna , quivi terminò i fuoi giorniclnFofi™ nella vigilia di S. Michele, cioè nel dì 28. di Settembre. Altri nova. dicono nella fefta di S. Michele, altri nel dì quinto d’ Ottobre, e ne gli Annali Genovefi ( e ) la fua morte è riferita nell’ ultimo