5ii Annali d’ Italia? la Città. Furono appreiTo eletti Capitani e Governatori di Geno* va Corrado Spinola, e Corrado Dona, e cefsò tutto il rumore. Ma per mare feguitò la guerra fra eflì Genoveii e i Venezia-^Dand°uiin' n* Azione nondimeno, che meriti oflervazione, non ac- Tom. xii. cadde fra loro , fe non che da Venezia furono fpedite venticin-Rer. Italie, que Galee ben armate fotto il comando di Giovanni Soranzo, le quali ite a CafFa , Città poffeduta da i Genoveii nella Crimea , la prefero e faccheggiarono, con bruciare alquante navi e galee d’eilì nemici. Era divifa anche la Città di Bergamo nelle fa-¿ jwSi z'on* de'Soardi e Coleoni . (¿) Nel Mefe di Marzo vennero Guaivan. quelle alle mani, e i Coleoni ne furono (cacciati. Rientrati poi ni™'Fior' *lue^ nella Città nel dì 6. di Giugno, e rinforzati da i Rivoli p’ °r' e Bongi, coilrinfero alla fuga i Soardi, di modo che Matteo Visconte rimafe efclufo affatto dal dominio di quella Città. Di Torri e di cafe ivi fi fece allora un gran guaito. Nell’Anno prefen-fente Giovanni Marchefe di Monferrato prefe per Moglie Marie) Chronic. gherita Figliuola di Amedeo Conte di Savoia, (c) Poi fatta le-Aflenfe ga con Manfredi Marcheje di Saluzzo, ed unito un buon efercito a’itlùc Pre^e e m^e a facco Città d’Aili, con ifcacciarne i Solari, Benvenuto e gli altri del partito Guelfo . In Tofcana non s’udì novità alcu-da s;,Gìfrs- na degna di conto, fe non che per atteilato di Tolomeo da Luc-fir'rat.t. Tj.ca ( <0 Adolfo Re de’Romani inviò colà per fuo Vicario Gio-Rcr. Italie, vanni da Caviglione . I Tofcani, a’quali rincrefcevano forte le ^Lucenf°Ann. v^te di quelli Ufiziali Cefarei, ricorfero a Papa Bonifafto Vili. brev.T.xi. perchè li liberaiTe da collui, eiìbendo ottantamila Fiorini d’oro, Her. Italie, quattordicimila de’quali toccarono per la fua rata al Comune di Lucca. Il Papa rimandò a cafa fua quello Vicario , contentandolo con dare il Vefcovato di Liegi ad un fuo Fratello, e mife nella borfa fua il danaro pagato da i buoni Tofcani. Trovarono i Pifani in queil’ Anno un bel ripiego , per farli rifpettare da Ann^Ecdef. i vicini nemici, (e) e fu quello di eleggere per Podeilà e Governatore della loro Città lo ilelTo Bonifazio Papa , con allignargli quattro mila Lire annualmente per fuo falario. Accettò benignamente il Pontefice queilo impiego, e fciolti i Pifani dall’interdetto e dalle Scomuniche, mandò colà per fuo Vicario Elia Conte di Colle di Val d’Elfa. Richiamò eifo Papa dal governo della Roma-(f) Chronic. gna (/’) Guglielmo Durante Vefcovo, e colà inviò con titolo di Tom^ÌT ^9/ilte Mafino da Piperno , Fratello di Pietro Cardinale di Piper-Re?.’Italie, noi. Entrò egli in quella Provincia fui fine di Settembre , e fece ritirare l’efercito di Maghinardo dall’aiTedio di Maffa de’Lombardi, An-