Anno MCCLXXXIV. 457 pazzamente fra loro il capo, giacché così loro piaceva. Il perchè i Modenefi dominanti mandarono in Tofcana ad affoldare gran gente, e tornati in campagna, eiìendo al Montale nel dì 19. di Settembre vennero di nuovo alle mani co’ fuorufciti, e di nuovo ancora furono rotti, colla mortalità e prigionia dimoiti. Per com-paflìone mandarono gli amici Parmigiani nuova Ambaf'ceria a Modena con varie efortazioni alla pace ; ma nè pur quefta ebbe miglior efito della prima : tanto erano efacerbati, e infelloniti gli animi de’ Nobili e Popolari contra de’ lor concittadini. Adope-roflì ancora un Cardinale Legato, per introdurre trattato d’ag-giuftamento , e fu rigettata del pari 1’ interpofizion fua. Fecero di peggio in oltre i Modenefi. Per fervigio de’ Parmigiani veniva un convoglio di fale da Bologna , per effere impedita la via del Po. Quando fu nel territorio di Bazzano, che era allora del diilretto di Modena , i Modenefi lo prefero colle carra e trentadue paia di buoi, e conduiTero tutto alla Città , e nulla vollero mai reitituire , tuttoché fi trattaffe d’ un Popolo sì amico e fedele , qual era quello di Parma . Allora fu che i Bologne!! caritativamente propofero a i Parmigiani una Lega, per efpugnare concordemente Modena ; ma il Popolo di Parma , ricordevole dell’ antica amicizia con quel di Modena, eleffe piuttofto di fofferir con pazienza il danno, e di compatir le fpropofitate rifoluzioni de’ Modenefi, che di abbracciar le maligne inlinuazioni de gli antichi nemici di Modena. Nell’ Anno feguente poi fi ravvidero i Modenefi, e foddisfecero al loro dovere. Furono nondimeno bagatelle quelle rifpetto all’afpra guerra, che nell’Anno prefente feguì tra i Genovefi e Pifani (a). Ac - (a) caniti 1’ un contra l’altro erano quefti due Popoli . L’intereíTe e y G?. ambizione non ‘ lafciavano lor pofa , ardendo tutti di voglia di T^m è.'°' proccurar 1’ uno la rovina dell’ altro . L’ Anno appunto fu quello, Rer. Italier che decife la lor contefa . Vennero a dura battaglia le loro Flotte nel dì 22. d’Aprile, e andarono in rotta i Pifani con perdere otto Galee , che furono condotte a Genova , e con reilarne una fom-merfa. Per quefta feiagura in vece di avvilirfi , maggiormente s’ impegnò il Popolo Pifano a foftener la gara , ed armate fettanta-due Galee con altri legni , pieni di tutto il fiore della Nobiltà e de’Popolari e forenfi , faftofamente ufcì in mare con tal galloria, che fembrava il loro ftuolo incamminato ad un fieuro trionfo . ( b ) Colto il tempo , che 1’ Armata de’ Genovefi era ita in Sarde- gua , diedero i Pifani il guaito alla riviera di Genova, fi prefen-^,^,. ‘ taro-