Anno MCCC. 5*7 Giovanni Baùtta di Giugno dell’ Anno prefente furono effe folen-nizzate in Modena, con avere il Marchefe fatto Cavaliere effo Galeazzo Visconte; e però lì riconolce fconvolra di un Anno la Cronologia di Galvano Fiamma (a), e de gli Annali Milanetì (¿), che (a)Gvaha-ciò nferifcono all’ Anno precedente. Concordano tutti gli Scrittori, che llraordinaria fu la magnificenza di tali Nozze: sì grandi furo- Fior. è. 3)'s. no gli apparati, i conviti, le giollre, gli fpettacoli, il concorfo (*>) Annali de gii Ambafciatori, e della Nobiltà di tutte le Città della Lom-bardia, e Marca d’Ancona. Nè folo in Modena , ma anche in Parma, e maffimamente in Milano, lì replicarono gli addobbi, le felle, e i bagordi con tale funtuolità , che memoria non v’era d’una fo* migliante in Italia, e nè pur ne’Regni vicini. Vennero in quell’ Anno alle mani in Pavia la fazione di Filippo Conte di Langufco , appellato anche Filippone, e quella di Manfredi da Beccheria , e nè feguirono ammazzamenti, ruberie e prigioni (c). Reltò al di fotto (c)Cono,rji. Manfredi, e gli convenne andarfene ramingo, e il Conte rimale aL Mllano-Signore della Città . Matteo Visconte, volpe vecchia, li mifchiò in quella difcordia lotto colore di maneggiar 1’ accordo, e favorì il Conte, al cui Figliuolo ancora promife in Moglie una fua Figliuola; ma fcopertofi poi, che Matteo fotto mano amoreggiava Pavia, fi fciolfe fra loro non folo il difegno della parentela, ma anche l’amicizia, divenendo nemici giurati da lì innanzi. In quell’ Anno nel dì 23. di Maggio, (d) Federigo Conte di Montefeltro, Figliuolo del ^ chmnìc fu Conte Guido, Uberto de Malate/li, e Uguccione dalla Faggiuola, al- Cafen. T. 14. lora Podellà di Gubbio, di concordia (’cacciarono da quella Città Rer-la parte Guelfa. Avendo quella fatto ricorfo a Papa Bonifacio Vili. venne toilo ordine al Cardinal Napoleone de gli Orfini, Governatore del Ducato di Spoleti, di affediar Gubbio. Fu efeguito il co-mandamento, e nel dì 23. di Giugno, coll’aiuto de’Perugini vi rientrarono i Guelfi, fcacciandone i Ghibellini, e commettendo aflaiffimi taccheggi ed uccifioni. (e) (e)Giovanni Mando’ nel Mele di Ottobre il Papa per Governatore della Ro- Villani 1. s. magna il Cardinal Matteo d’Acquafparta: nel qual tempo Forlì, Faen-*^-za, Cefena, ed Imola, erano disubbidienti alla Chiefa. Cominciò egli con buona maniera a pacificar quelle Città. Ma in quelli tempi fece gran progreffi nella Tofcana il veleno della difcordia. Riferifce Giovanni Villani all’ Anno prefente il principio delle rivoluzioni di Pilloia. Tolomeo da Lucca (^) le fa cominciate molto prima. In f) Ptoiom. quella Città fi divife in due fazioni la potente Famiglia de’ Can- fruecJnl' 'nn-cellieri a cagion di brighe fopravenute fra loro, e ne feguì un fu» RcT.].aie. nello