Anno MCCXLIX. trionfalmente il conduffero alla lor Città , e confináronlo nelle loro carceri. In effe fopraviffe egli per più di ventidue anni, trattato nondimeno con affai onore e civiltà da quel Comune. Per quante Lettere fcriveffe dipoi Federigo fuo Padre, e per quante efibizioni di rifcatto faceffe a i Bologneii, per riavere in libertà il Figliuolo, nulla potè* mai ottenere, riputando gran gloria quel Popolo l’avere un riguardevol prigione, Re e Figliuolo, fe ben baluardo, d’un Imperadore. Quando non fia {corretto il tefto di Pietro da Curbio, è da ftupire , come egli abbia fcritto (a), che (a)Petrusde quefta vittoria de’Bolognefi accadde XIIl. Kalendas Januarii, An-no , quo capta e fi Victoria- P.i.Tom.j. Costernati intanto i Modenefi per così grave disgra- Rer.itaiicar. eia fi ritirarono alia lor Città, attendendo a ben provvederla e fortificarla, perchè già miravano da lungi qual tempefta loro fovraffaffe . In fatti nel Mele di Settembre fi prefentò Torto Modena il Cardinale Ottaviano con tutte le forze de’ Bolognefi, e de gli Aigoni, (b) cioè delia fazione fuorufcita di .Modena, e la ílrinfe d’affedio. Se vigorol’a fu 1’ offe fa, mino- Regìenf. re non fu la difefa. Gittarono un dì gli affedianti con una fc'a,¡c Briccola, o fia macchina da lanciar pietre, un Afino morto co’ ferri d’ argento entro la Città con altra carogna. Da quefta ignominia irritato il generofo popolo Modenefe fece una Tortita con tal empito, che tolfe a i Bolognefi la Briccola , e la mi-fe in pezzi. Effendofi dunque oftinatamente foftenuti i Modenefi per più di tre meli, nè veggendo fperanza di foccorfo, diedero orecchio ad un trattato di pace offertogli dal Cardinale. (c) Si ftabilì effo nel dì 15. di Dicembre. Nè già fuflìite ciò , (c) Annali che narra il Monaco Padovano (¿), cioè che Modena fi fotto- Mu, metteffe a i Bolognefi. Reftarono effi nella lor libertà , obbli- ‘rTm.'fi Rfr gati nondimeno di fiar fedeli alla parte Pontificia, e di riceve- lidie. re ne’ bifogni guardie nella loro Città. Si leggono i Capitoli^ d’eiìa Pace preffo il Sigonio (e). Tornarono allora alla Patria Chronk“* "l i Rangoni con gii altri fuoruferti di Modena , e fu levato alla Tom:8- Rer‘ Città l’Interdetto, a cui in quefti tempi erano fottopofte tune ^j^.^ le Città aderenti a Federigo. Ad effo Imperadore fu attribuii o Regno hai. a delitto il non averne permeilo 1’ offervanza nelle Città della Puglia. Ora neilo fteffo tempo, che Tarmi Pontificie erano ad-dofíb a i Modenefi, anche i Parmigiani co i fuorufeiti Reggiani fecero oile contro la Città di R.eggio , e diftruffero alcuno de’ ^^^mo" iuoi Borghi. Secondo la Cronica amica di Reggio (/) •> ,jel Gnigno Regìenf. Tomo VII* T ^ Simo-