Anno M C C X X I I, 173 molto Popolo. Tutto ciò vien confermato dallo Storico Brefcia-no Jacopo Malvezzi (a), confettando egli, che non Solamente (a) Matvic innumerabili fabbriche neKe Città, nelle Cartella, e Ville, fur no rovefciate a terra, ma che vi perì anche una gran quantità diRcr.uàhc. perfone, martìmamente di pargoletti e di beftiame. E perciocché feguitò querta calamità lungo tetrpo dipoi, quali tutti, abbandonate le loro abitazioni, fi ridufiero a vivere in mezzo alle campagne. Tommaso Arcidiacono di Spalatro, la cui Storia Salonita-na fu data alla luce da Giovanni Lucio (¿), fcrivendo le coieC'1) .Thomas, de’fuoi dì, fa menzione di quello orribil difailro con aggiugne-Ture, che n’ebbe gran danno la Liguria, l'Emilia, e la Marca cium de He. Venetica , cioè di Verona; e che Brelcia in gran parte cadde con rimaner Seppellita nelle rovine una moltitudine d’uomini, e Spezialmente d’Eretici. Nè voglio tacere una bella particolarità, ch’egli di veduta foggiugne intorno a S. Francefco d’Artl-iì . Eodem Anno, dice egli, in dìe Affuntioms Dei Genitricis , quum effem Bono nix in fiudio , vidi. J anelimi Francifcum predica n lem in Platea ante Palatium publicum, ubi tota pane Civi-tas convenerat. Fuit autem exordium Jermonis ejus Angeli , tìo-mines , Dccmones ; de his emm tribus Spiritibus rationalibus ita bene & diferete propofuit., ut multis Lireratis , qui aderant , fìe-ret admirationis non modica fermo hominis idiota ; nec tamen ipfe modum pradicantìs tenuit ; fed quafl concionantis . Tota vero ver-borum ejus difeurrebat materies ad extinguendas immicitias , & ad paeis feedera reformanda : Sordidus erat habitus , perjona contem-tibihs , & facies indecora. Sed tantam Deus verbis illius contu-lit effìcaclam , ut multa Tribus Nobilium , inter quos antiquarurrt inimicitiarum furor immanìs multa f.inguinis effufìone fuerat de-bacchatus , ad pacis confllium reducerentur. Erga ipfum vero tam magna erat rtverentia hominum & devono, ut viri & mulieres in eum catervatim ruerent, fatagentes vel fimbriam ejus tangere , aut aliquid de pannulis ejus auferre. Prevalfe in qu e il’Anno nella Città di Ferrara la fazione di Salinguerra , Capo de’Ghibellini, in guifa che A^o VII. Marchefe d’Erte e d’Ancona con quei del iùo partito Guelfo fu obbligato ad ufeir della Città. Per rifarli di quello affronto (c) il Marchefe mife infieme un eferci-(c) Roland, to raccolto da Rovigo , e da gli altri fuoi Stati, e dalla Lombar- Chr-lik *' dia, e Marca di Verona , e andò a mettere il campo fotto Fer-cap'"" rara vicino al Po. Salinguerra ; volpe vecchia; temendo che fi Coir