Anno MCCXXXVI.
ben quindici giorni, concertando intanto le imprefe , che do-veano firfi . (i) Paflato pofcia il Mincio, trovò i Cremonefi, Mtm0r: Parmigiani , Reggiani , e Modenefi , che colle lor milizie ven-nero ad incontrarlo. Rinforzata che ebbe contali aiutila fua Rer. itaiic.7' Armata, cominciò a fcaricare i primi colpi del fuo furore con- AJ"aiesM tra il dirtretto di Mantova , mettendolo a ferro e a fuoco. tln^enfes u" Preie Marcheria , e dopo il facco la diftrufTe ; ma poi conofcen- Tom. </. dola fito importante pel partaggio del fiume Òglio , ordinò che Rer-ltaLlc‘ tolto fi rifabbricarte , e la diede in guardia a i Cremonefi. S’ impadronì di Ponte Vico , e d’altri Luoghi,- ficcome ancora di Mofio fui Brefciano , al qual territorio fece fimilmente quanto danno potè. Anche il Popolo di Gonzaga di qua dal Po fi diede a i Mimitri d’erto Imperatore. Pafsò egli dipoi a Cremona per confolar quella Città tanto a sè fedele , a vi fi fermò per alquanti giorni .
Secondo gli re anche a Pav
ufciti in campagna i Milanefi gl’impedirono l’inoltrarli. CenoTl^-J6-Rer-è, che vennero fino a Montechiaro con tutte le lor forze, e furono quafi full’orlo di affrontarli coll’efercito nemico di Federigo , ma in fine giudicarono meglio di rtar fulla difefa, che di azzardarli alle offefe (c). Che Federigo venirte anche a Par- (c) Matth: ma, s’ha da gli Annali vecchi di Modena. Fra per queit’An- Paris nifi. no (taro eletto Podeftà e Rettore di Vicenza VII. Marche-Angl' fe d’Eite, il più appaffionato di tutti per la parte Guelfa e perla Lega di Lombardia (d). Mandò egli un bando, che ^ Gerard, niuno ofaffe di nominar l’lmperadore ; ed avendo erto Augufto Maunjius inviati a Vicenza i fuoi Meifi con Lettere, nè quelli nè' queite tìRg\and volle ricevere. Avea il Marchefe , prima che calaffe Federigo in i. 3 c.9. Italia, tentato col Conte di S. Bonifazio di fcacciar da Verona Monac. la parte di Eccelino; ma coitui più accorto di lui, ficcome già ^CkrTnica accennai, prevenne il colpo, e fpinfe fuori di Verona il Conte Oodius in. co’fuoi parziali. Ciò faputofi in Padova, Vicenza, e Trivigi, m Uron‘ que^Popoli in armi diedero un terribil guaito alle Terre e Ville di Eccelino .Ora mentre l’Irr.peradore dimorava in Cremona, minacciando i Milanefi e Piacentini , non vollero itar colle mani alla cintola il Marchefe d’Elte, i Padovani, Trivifani, e Vicentini. Col maggior loro sforzo, nel dì 3. di Ottobre, che Rolandino (e) oiìervò ertere fiato giorno Egiziaco, cioè di mal (et Roland. augurio, fi portarono all’ affedio di Rivalta Cartello de’ Verone- »«/v«*
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Annali di Milano (b), ebbe difegno di parta- ^ jnnales a , Città , che fegretamente teneva per lui; ma MtdioUnenf.