I 64 Annali d’ Italia1,1 Tivoli, con aver confervato il medetimo Senato, e accordate ad effo varie prerogative. Nulladimeno prima del fuddetto Strumento Papa Clemente era venuto a Roma, ricavandoti ciò da una Tua Lettera fcritta a Guglielmo Re di Scozia , e riferita dallo ileifo Baronio, come data Luterani tertio ldus Martii, Pon-tiflcatus nojlri Anno primo . Una fua Bolla ancora s’ ha nel Bollata) Baliar.x\o Cafinenfe (a) data XVI. Calendas Junii, Indici. Vi. Ponti-*rfa!cwjiit ficatus Anno primo. Era flato fpedito in Germania da i Cremo-207. nefi Sicardo lor Vefcovo (b) per impetrare la licenza di rifabbri- (b) suard. care Cafal-Manfredi. Senza poterla otrenere fe ne ritornò. In ' w°'fua vece i Cremonefi fondarono Caftel-Leone , o fia Cailiglione . Anno di Cristo mclxxxix. Indizione vii. di Clemente III. Papa 3. di Fe d E R I G o I. Re 3 8. Imperadore 3 5. di Arrigo VI. Re d’Italia 4. NElla feda di San Giorgio di quell’ Anno , cioè nel dì 23. d’Aprile Federigo Imperador diede principio alla fua fpe-dizion verfo Oriente, conducendo feco il fuo Figlio Federigo( e non già Corrado , come pensò il Padre Pagi) Duca di Suevia, con aiTaifììmi altri Principi, e circa trenta mila cavalli oltre alla fante) Arnold, teria . Arnoldo daLubeca(c) fa qui una fparata grande, con di-Lubecenfis re ^ gì unto Federigo al fine dell’Ungheria, ti trovò avere un Chr'onùon.9' efercito di cinquanta mila cavalli, e di altri centomila combat-Reicherfp. tenti. Sicardo (d) non gli dà fe non novanta mila foldati, fra’ $Chmrfco quali dodici mila cavalli. Pafsò Federigo per 1’Ungheria ben ac-Tom. vii. colto da quel Re e dalla Regina fua moglie, e /offèrti molti inco-Rer. itahc. mocJi per la Bulgheria, poi s’inoltrò verfo la Romania. Avendo conceputo de i tiniftri foipetti di quella poderofa Armata IJacco Jngelo Imperador de’Greci, fra il quale ancora, fe vogliam credere ad alcuni Autori, e Saladino Sultano de’Saraceni, paiTava flretra intelligenza ed amicizia , trattenne e maltrattò il Vefcovo di Muniler, e il Conte di Naffau , Ambafciatori a lui inviati; e ipedì foldatefche per impedire il pafiaggio di Federigo Augu-ilo, il cui Figliuolo Federigo , Principe di raro valore, sbaragliò chiunque fe gli oppofe. Diede per quello l’Armata Tedelca il facco dovunque pafsò -, ma finalmente lafciati in libertà gli Arn-bafeiatori, e dati dal Greco Imperadore gli oilaggi richieili, ti L que-