484 Annali d’ Italia; fa) Matth. de Griffon. Tom. ¡8. Rcr. Italie. Chronic. Parmenfe Tom. g. Rer. Italie. (b) Rubeus Hiftor. Ra-venn. lib. 6. (c) Chronit. Farolivienf. torri, xxii. Rer. Italie. Venne guefto nuovo Conte in Romagna , e perchè Corrado Figliuolo di Dadeo , o iia Taddeo, Conte di Montefeltro, aveva occupata la Città d'Urbino, nè la volea rendere, colTefercito colà condotto le diede un generale affalto, e l’obbligò alla refa. Fu poi onorevolmente ricevuto nelle Città di Cefena , Rimini, Imola, e Forlì, dove tenne un gran Parlamento, e ftabilì pace fra i Riminefi, e Malatefta, mandando queft’ ultimo a5 confini nel fuo Gattello di Roncofreddo. Ma nella fteffa Città di Rimini effendo inforta riffa fra quei di fua Famiglia e i Popolari, ix fece un fiero conflitto colla morte di molti, e fu in pericolo lo fteffo Conte: perlochè egli dipoi privò d’ogni onore quella Città. Portoli! ancora nel Novembre a Ravenna, con pretendere tutte.le Fortezze di quella riguardevol Città. Oflafio e Ramberto Figliuoli di Guido da Polenta, che erano come Signori di Ravenna, fe gli oppofero ; e temendo poi, che Stefano fe ne rifentiffe contra di loro, paffarono ad un’ardita rifoluzione. Cioè, fatta venir molta cavalleria e fanteria de’loro amici Ro-magnuoli in Ravenna (a), una notte moffero a rumore il Popolo , e fecero prigione il fuddetto Conte Stefano con un fuo Figliuolo, e un fuo Nipote, che era Marefciallo , e con tutti i fuoi ftipendiati, dopo aver tolto loro arme e cavalli. Gran rumore fece quella novità per quelle contrade, e diede moto a motte follevazioni. In Imola le due fazioni de gli Alidofi e Nordi- li vennero alle mani, e non pochi vi recarono morti; ma fopra-venuti i Bolognefi in foccorfo de’ Nordili, mifero in fuga gli Alidofi, e poi fpianarono tutti gli fteccati, le foffe, ed ogni altra fortezza di quella Città. Anche i Manfredi s’impadronirono di Faenza; ma non andò molto, che ne furono fcacciati da Ma-g'ainardo da Sufinana, e da Ramberto da Polenta , i quali prefero il dominio della Città medefima. Nè già flette in ozio Ma-latefla da Verucchio, perchè anch’egli, /cacciato da Rimini il Podeftà meffovi dal Conte, fi fece proclamar Signore da quel Popolo. E nel dì 20. di Dicembre i fuddetti Magkinardo e Lamberto, Signori di Faenza, Guido da Polenta co i Ravegnani , e Malatefìa con quei di Rimini , di Cervia, Forlimpopoli, e Ber-tinoro, andarono a Forlì, e ne occuparono il dominio. Ecco fe fieramente fi fconvolfe la Romagna in quelli tempi . Da Girolamo Roflì (b), e dalla Cronica Forlivefe (c) minutamente fi veggono defcritté cotali rivoluzioni, le quali io per amor della brevità ho folamente accennato. An-