Anno MCCLXXXIII. 451 fuoi affari a Vercelli , nel dì 27. di Dicembre dell’Anno precedente montato a cavallo con tutti i f’uoi aderenti prefe il Broletto, e il Palazzo pubblico, e ne fcacciò Giovanni dal Poggio Po-deflà e Vicario del Marchefe , mettendovi in fuo luogo Jacopo da Sommariva Lodigiano. Fece appreffo intendere al Marchefe, che non ofaffe più di ritornare a Milano : dal che fi accefe una mortale nemicizia fra loro . Cercò immantenente Ottone di fortificarti nel ricuperato pieno dominio di Milano coll’ amicizia de’ vicini, e però ftabilì pace e lega co i Cremonefi , Piacentini, e Brefciani. Fiera guerra continuò in queft’ Anno fra i Genovefi e Pifani per mare , avendo 1’ uno e 1’ altro Popolo fatto un for-midabil armamento di Galee, e d’altri legni. Prefero i Genove-iì e Taccheggiarono 1’ Ifola della Pianofa , e fottomifero alcune navi de’ Pifani, e gli altri parimente fecero quegl’ inibiti, che poterono a i Genovefi. Minutamente fi veggono deferita i lor fatti ne gli Annali di Genova (a) ; tali nondimeno non fono, 00 Caftan che meritino d’efferne qui fatta particolar menzione. Succede- 1 rono delle novità anche in Trivigi (¿) , Città al pari dell’ altre Tom. 6. RÙ. divifa in due fazioni. Gherardo della nobil Famiglia da Camino l(‘.i,!lc"r feppe far tanto, che ne fcacciò fuori Gherardo de’ Cartelli Ca- ¡n Pomi“ po della parte contraria, e prefe la fìgnoria di quella Città . Tol- Tom. lerabile nufcì dipoi il fuo governo, perchè era amatore della Rer'J^aUs giuftizia. Ebbe principio nel Marzo di queft’ Anno la guerra de’ Bononienf. Veneziani col Patriarca d’Aquileia per le giurifdizioni dell’ iftria, l0^ Yuiìc come s’ ha dalle Vite di que’ Patriarchi , da me date alla luce(c). ‘r(c)Vittt Durò queita quafi undici anni, e in fine fu coftretto il Patriarca Pontific. ad accomodarli, come potè, con chi era fuperiore di forze. r^Antd Latin, Anno di Cristo mcclxxxiv. Indizione xii. di Martino IV. Papa 4. di Ridolfo Re de' Romani 11. GRan preparamento di gente e di Legni avea fatto Car- lo primogenito del Re Càrlo, e Principe di Salerno , per portare la guerra in Sicilia , quando venne la mala fortuna a visitarlo , e a dargli una ben difgurtofa lezione delle umane vicende . Era già corfa fìcura voce, che il Re Carlo fuo Padre veniva di Provenza con forte armata per unirla coll’ altra di Pu- F f z glia ,