100 Annali d* Italia. que una Lega collo lleiTo Pontefice Innocenzo per foftenerfi colle forze unite contro chiunque in avvenire volefie pregiudicare' alla lor Libertà. Simile era quella alla Lega di Lombardia. I Pifani, ficcome que’foli, che in Tofcan^ godevano di tutte le Regalie , nè poteano guadagnar di più, efiendo g'à actaccatif-lìmi a gl’Imperadori, non vollero entrare in eiTa Lega, che noi riguarderemo da qui innanzi per Lega Guelfa. Imperciocché quefto nome di Guelfi e Ghibellini originato , ficcome accennai di fopra, dalle gare continue della Cafa de’ Duchi ed Impera-dori diSuevia, difcendenti dalla Cafa Ghibellina de gli Arrighi Augufti per via di Donne, colla Cafa de gli Eftenfì di Germania, Duchi di SaiTonia e Baviera, difcendenti per via di Donne da gli antichi Guelfi quefto nome , diifi , cominciò a prendere gran voga in Italia. Chi era aderente de’Papi , per cuilodire la fua Libertà , nè eiTere più conculcato da gli Ufizia-li Cefarei, fi dicea feguitar \& parte o fazione Guelfa. E chi aderiva all’ Imperadore, fi chiamava di parte o fazione Ghibellina . In quefì’ultima fi contavano per lo più que’Marchefi, Conti, Caftellani, ed altri Nobili , che godeano Feudi dell’Imperio, per mantenerli liberi dal giogo delle Città libere, le quali tuttodì cercavano di fottometterli alla lor giurisdizione . V’entravano ancora alcune Città, che oltre all’elTere ben trattate da gli Augufti, aveano bifogno della lor protezione , per non eiTere ingoiate dalle vicine più potenti Città. Tali furono Pavia, Cremona, Pifa , ed altre. E maffimamente prefero piede, ficcome andremo vedendo, quelle due fazioni negli anni fuileguenti , perchè risveglioiìì più che mai la difcordia fra le Cafe fuddette de’Guelfi e Ghibellini in Germania a cagione de’ i due Re , che vedremo fra poco eletti , cioè di Filippo Duca di Suevia di Sangue Ghibellino, e di Ottone IV. procedente da i Guelfi. A’quali poi fuccedettt Federigo 11. Figliuolo di Arrigo VI. e perciò d’orìgine Ghibellina, fra i quali , e i Romani Pontefici , e varie Città d’Italia , pacarono fanguinofe difcordie ; e chiunque a lui fi oppofe, fi gloriava d'eifere del partito de’ Guelfi . Che fconcerti, che guerre civili , che rovine producef-fero col tempo quelle lagrimevoli e diaboliche Fazioni , 1’ andrò accennando nella continuazion della Storia: giacché penetrò a poco a poco quefto veleno nel cuore delle fteiTe Città , rompendo la concordia de’Cittadini e delle Famiglie; dal che derivarono infiniti mali » In-