Annali d* I t a l i a . unione di tanta gente. Secondo lo fcandaglio di Fariiìo vi furono più di quatcrocento mila perfone . Frate Giovanni da un palco alto quali feiTanta braccia predicò a quella fnv.furata udienza, udito da tutti, e con efortar tutti a darfi il bacio di pace, e comandandolo anche a nome di Dio , e del Romano Pontefice . Il che fu prontamente efeguito ; ed egli apprerto pubblicò la fcomunica contra chiunque guailarte sì bell’opera; anzi per maggiormente aiìodarla , propofe il Matrimonio del Principe Rinaldo , Figliuolo di A^o Vii. Marchefe d’Erte, Capo de’ Guelfi , e Adelaide Figliuola di Alberico Fratello di Eccehn da Romano, Capo de’ Ghibellini : il che fu approvato e lodato da tutti. Lo Strumento di quella Pace 1’ ho io pubblicato nelle mie Antichità Italiane . Ma quanto durò quefla concordia? Non più che cinque o fei giorni. Quel che è più, andò anche per terra il concetco della di lui fantirà, che era ben grande. Gherardo Miunfio fcri-ve di aver co’ fuoi proprj orecchi intefo predicare 1 Frati Minori nelia Cattedral di Vicenza , che fra Giovanni avea rifufeita-to dieci morti. Non mancava gente, che portava odio a que-ilo facro btnditor della parola di Do , e della pace, perchè era ineforabile contra gli Eretici . Nel Mefe di Luglio n’ avea feitto bruciar vivi in tre giorni feiTanta nella piazza di Verona tra mafchi e femmine de’ migliori Cittadini di quella Città. Altri poi cominciavano a malignare fopra le di lui intenzioni , pretendendo , che tutre le lue mire foriero per abbaiTar la parte Ghibellina , e che quello TolTe un fegreto concerto della Corte di Roma contra di Federigo II. Imperadore . Ma quello che diede il crollo all’autorità e rtima di Fra Giovanni fu , ch'egli ito a Vicenza fua p-nria, fi fece dare dal Popolo un’ aflolura padronanza della Cirrà , tutta ad arbitrio Tuo : co i che vi nufe quegli Letiziali, che a lui piacquero, e correrte o mutò gli Statuti della Città , e ne formò de’ nuovi . Ito a Verona , anche ivi fi fece eleggere Signore della Città ; voile ortaggi per iìcu-rezza di fui perfona „• volle in fua mano il Cartello di S. Bonifazio , llafio , Oiliglia , e le fortezze della Città. I Padovani, che facevano prima da Padroni in Vicenza , corlèro colà , e vi accrebbero la lor guarnigione. Tornato Frate Giovanni colà, e trovata quella novità, volle far valere la fua autorità contra chi le gli opponeva ; ma in furia ritornarono a Vicenza i Padovani , e dato di piglio all’ armi contra di lui , e del-