(,i) Giovanni Villani, lib. 7. c. 119 468 Annali d’ Italia. Senza fatic-a prefero il poiTeffo della Terra e del Cartello .Le Gàlee Scaricati ch’ebbero gli armati , voltarono le prore alla volta di Soriento. A querta nuova il Re Giacomo ordinò torto all’ Ammiraglio Ruggieri di Loria , che fortunatamente era allora tornato dalla Catalogna a MeiTina, d’ allestire quanti Legni potea. Con querti erto Re navigò a Catania , in tempo appunto , che anche quella Città correva pericolo di cadere in mano de’nemici. PoScia fi portò all’ afledio di Augurta, e tanto la tenne rtretta e flagellò eolie macchine, che per mancanza diviveri e d’acqua nel dì 23. di Giugno la coftrinfe alla refa, falva la vita de’ Cittadini, che furono difperfi per le Cartella della Sicilia . Intanto il valente Ruggieri di Loria fapendo, che fi iacea un gran preparamento contro le Terre di Sicilia, ufcì in mare colla fua Flotta in traccia de’nemici . Li trovò a Cartellamare , o pure a Napoli. La loro Armata marítima confifteva in ottanta-quattro fra Galee e Galeazze, fenza contar altre Navi e barche da trafporto , e per la vettovaglia, e però fuperiore di gran lunga alla Siciliana. Tuttavia mandò Ruggieri la «fida pel dì 23. di Giugno all’Ammiraglio nemico (a), laonde per que-Sto, o per gli Scherni lor fatti dalle ciurme Siciliane, fi difpo-fero tutti i Baroni e foldati alla naval battaglia, animati Spezialmente dalle grandi Indulgenze, che il Cardinal Gherardo Legato Apoftolico profufe in querta congiuntura . Con incredi-bil valore fu combattuto dall’una e dell’altra parte; ma in fine reftarono Superiori i Siciliani con prendere quarantaquattro fra Galee e Galeazze, e gran copia di Baroni, fra’quali Filippo Figlio del Conte di Fiandra, Raimondo del Bal^o Conte d’A-vellino , e i Conti di Brenna, Monopello, Aquila, Joinvilla, e Guido Conte di Monforte, i quali con altri Nobili, e circa cinque mila prigioni furono mandati a Meffina , ed accolti con im-menfo giubilo e plaufo da quel Popolo. 11 vittoriofo Ruggieri fi lafciò vedere dipoi davanti a Napoli ; e Se non era prevenuto dal Conte d5 Artois , e dal Legato Pontificio, che tennero in dovere il Popolo Napoletano , quello già inclinava alla rivolta. Si riscattarono poi con danaro tutti que’Baroni, a riServa del Conte Guido di Monforte, che morì allora nelle prigioni, e meritava di morir peggio tanto prima. Attribuifce Giovanni Villani con altri la colpa di sì gran rotta ad Arrighino de’ Mari Ammiraglio , che colle fue Galee Genovefi abbandonò la mifchia. Per querta fortunato colpo crebbe di molto la riputazione del Re Giacomo ,