A n n o M 0 X C I X. 107 gamo , Lodi &c. per indurre a concordia quelli Popoli con adoperar lefcomuniche contra de’renitenti . Da effa Lettera apparisce , che i medeiìmi Popoli univerfam LombarcLiam commoverunt ad arma, & alteri cum univerjls fautoribus fuis , alteris & omnibus eorum complicibus generale proelium indixerunt. Secondo-chè fcrive Ottone da S. Biagio (a), paffarono in queft’Anno dall’(a) Otta de Italia in Germania, venendo da Terra Tanta, Currado Arcive- ^¡ironica in fcovo di Magonza, e Bonifacio Marcheje di Monferrato , con com-mellìone avuta dal Papa di trovar ripiego allo Sconvolgimento della Germania per l’elezione e guerra de i due Re Filippo ed Ottone. Riufcirono inutili i lor negoziati, perchè Ottone troppo abborriva il depor le infegne Regali. Annodi Cristo mcc. Indizione ili. di Innocenzo Ili. Papa 3. Vacante TImperio. DOpo aver preie varie Terre e Città in Sicilia Marquardo coll' eSercito fuo fi portò all’ affedio di Palermo , dove trovò difenSori ben animati alla difefa . Intanto Papa Innocenzo 111. avea Spedito Jacopo SuoCugino per MareSciallo , e il Cardinale di San Lorenzo in Lucina con dugento cavalli verSo la Sicilia. Di un sì Smilzo aiuto parla il, tefto della Vita di Papa Innocenzo (¿), (b) vita in. qui forSe difettoSo . Che altre forze inviaile colà il Papa, fi può nocent. ///. argomentare da quanto avvenne dipoi. Lo fteiTo Innocenzo Seri-~ '7- p’'' 1 imr-1! • t • rr tt 1 orn, 3. vendo al Re rederigo , m una Lettera rapportata in ella Vita,/?*/-. Italie. dice d’aver inviato Jacopo Suo Cugino cum exercitu nojìro in Savore di lui. Riccardo da San Germano anch’ egli narra (c) , che il (0 Rìchar-Papa fpedi in aiuto del pupillo Federigo RediSicilia il Suddetto fermino', Jacopo cum militari exercitu. Dugento cavalli non formano un in Chronia ESercito. Arrivò felicemente quella Armata a Meffina, e quivi intefo il tentativo di Marquardo fopra Palermo, dopo aver fatta mafia di quanti foldati erano in favore di Federigo, fi mife in marcia alla volta dell’aiTediata Città. Giunta che fu colà, non fi dimenticò 1’afiuto Marquardo di far pruova, fe poteva addormentarli con far propofizioni di pace ; e fi fu full’ orlo di con-chiuderla. Ma ofTervato , che il Papa onninamente vietava il venire ad accordo alcuno con chi s’era già fatto sì palefemente conoicere mancator di parola: fu prefa la nfoluzioa di deciderla coU