Annali d’ Italia.' te andarono a finire in nulla, laonde derifi no-n men da i Franzefi che da’Siciliani, non pafsò il Mefe d’Agofto, che fi difperfero , difertando la maggior parte. Toccò in quell’ Anno una maledetta percoffa a i Siciliani. Ufcirono etti in corfo colla lor Flotta di ven-tifette Galee, comandata da Corrado Doria , per bottinare nelle fa) Ptoiom. Riviere del Regno di Napoli, (a) Giunterò baldanzofi fino all’Ifola trevT. !,!' Ponza . Ruggieri di Lori.a, che era ito a Napoli, per menar de i Rer. iuiic. nuovi i’uffidj di gente e di Legni al Duca di Calabria in Sicilia, Bononienie ra^e anch’egli in punto la fua Flotta, con cui per buona ventura Tom. 18. capitare fette Galee Genovefi de’ Grimaldi nemici de i Doria fi ven-R) cJir^n‘c' dello ftato delle cofe , e delle maniere di vincere la Sicilia. far Italie!' Tutta fu nell’Anno prelente in fefta la Lombardia per le fopra Chronic. modo magnifiche Nozze di Beatrice Eftenfe, Sorella di sl^o Vili. ^ReT'ìniiìc' Marchefe d’Efte, e Signor di Ferrara, Modena e Reggio, e Vedo* AnnaUs va del Conte Nino de'Visconti di Pifa, Signore di Gallura , cioè Vtter. Muti ¿ella quarta parte della Sardegna, con Galea^o primogenito di Mat-Re!. Italie, teo Visconte Signor di Milano. (¿) Certo è7 che nelia fefta di San Giovan-