116 Annali d! Italia!? rannia in Padova con richiedere ortaggi e mandar prigioni in Pu* glia ed altrove coloro, che gli erano fofpetti , e eh egli credeva amici del Marchefe d’Erte, trovando continuamente prett-ftì per accular eflo Marchefe , come fprezzatore de gli ordini deli' Imperadore . Poi circa il principio di Luglio coll’ efercito de’ Padovani e Veronefi andò a mettere [’ ailedio al Cartello di S. Bonifazio , dove fece un gran guafto di caie co i mangani e co i trabuchi; ma fenza poter far di più , perchè dentro v’ era Leoni fio Figliuolo dei Conte Ricciardo , a cui, benché di tenera età, . non mancò il coraggio per una gagliarda' difefa * Intanto 1 Lombardi s’ erano impadroniti del Cartello di Pefchiera . Passata la metà d’Agorto arrivò di nuovo in Italia 1’ Im-perador Federigo , e fece incontanente dismettere 1’ afledio di S. (a) Annales Bonifazio ; (a) per attendere a maggiori imprefe , e ipezialmen-Ton.S Rtr. te perchè cominciò ad intavolarli un trattato del fuddetto Con-JtaUc. te Ricciardo e de’Mantovani con effo Augufto . Verfo il fine d’ Pjtefi^gofto egli pafsò il fiume Mincio ( b ), e fi accampò coll’ efer-enf.T.ejiem. cito a Coito, avendo l'eco i Padovani, Veronefi , e Vicentini, kh) Roland, due mi}a cavalli Tedefchi, e mjlti Trentini . Quivi fi fermò al-' 4' c' 4' quanti giorni , per unire gli altri foccorfi , eh’ egli afpettava . Fece venir di Puglia fette mila Saraceni arcieri . Riccardo da S. (c) Richard. Germano (c) ne conta dieci mila. I Reggiani, e Modenefi col-€hronicrm,/tt le ^or ^orZe accoffero colà. Lo fteiTo fecero i Cremonefi e Parici) Annahs irugiani co i lor Carrocci . Stando Federigo in quell’ accam* v^erontnfes pamento , a’iuoi piedi fi prefentarono gli Ambafciatori di Manzi tova * che fi offerirono a 1 di lui fervigi col Conte Ricciardo da (e) Chronic. S. Bonifazio . Gli accolfe egli con volto allegro, perdonò loro le jo^en“n' Pa^ate ingiurie ed offefe , e confermò con fuo Diplomai Privi» Rcr. Italie, legj e le confuetudini della loro Città. Anche il Marchefe Azzo Eftenfe comparve colà , e fu ben ricevuto da Federigo. Vi fi portarono i Cardinali Legati del Papa per avere udienza da lui Insuperbito Federigo per l’acquifto di Mantova, nè pur volle in Chronic.' afcoltarli , di modo che fe ne tornarono affai fcontenti di lui a Cardin. Roma. Moffa dipoi la poderofa Armata, entrò nel territorio vlt^Gn- di Brefcia , con dare il facco e il guaito dapertutto , e nel dì go'ii. ix. 7. di Ottobre intraprefe 1’a (Tedio della forte e ricca Terra di 9,'c Montechiaro . L' aveano i Bresciani eletta per loro antemurale ; e però porto ivi un groffo e valorofo prefidio , che lì difefe finché potè, ma finalmente nel dì ir. del fuddetto Mefe fece iftanza di capitolare. Reftò prigioniera tutta la guarnigione , e fu