Annali d’ Italia; Parlamento tenuto in Milano , gli fu (biennemente data l’Inve-ftitura del Vicariato. Allora i Milanefì giurarono fedeltà al Re Adolfo, e paffati dipoi eflì Ambafciatori con gli Ufìziali del Visconte all’altre Città Lombarde, da effe ricavarono un fìmilgiu- (a) Guilv. ramento di fedeltà, (a) Ma i Cremonefi e Lodigiani, non pia-caapmm3*3, cendo loro, che Matteo Visconte cominciaffe a far da fuperio- re nelle loro Città, ix collegarono contra di lui , e fecero venire i Torriani in Lombardia . Cominciofli pertanto la guerra da quefti due Comuni contra del Visconte , ed unironfi con eflì anche molti Nobili Milanefì, mal foddisfatti del prefente governo dello fteffo Matteo. Tendendo in quefti tempi i maneggi del Marchefe Aldro- (b) Chronìc. vandino d’Efte (¿) alla rovina del Marchefe A^o Vili. Signor Tom^xv. di Ferrara » Modena, e Reggio, fuo Fratello, fenza por men-KeriItalie, te , s ’ egli rovinava anche la propria Cafa : moffe il Comune di Chronic. Padova alla guerra. Prefero eflì Padovani, dominanti allora in Tom^ix. Vicenza , le Terre d’Efte, Cerro, e Calaone , e fi accingevano Rer. Italie, a far di peggio, quantunque il Marchefe Azzo foffe ufeito in campagna con un buon efercito. Ma interpoftoiì il Patriarca d’ Aquileia Raimondo dalla Torre con alcuni Frati Minori, iì venne ad una pace, in cui reftò delufo il Marchefe Aldrovandino e fu convenuto , che fi fpianaffero le Fortezze e Rocche delle tre fuddette Terre, e che reftaffero in potere de’Padovani la Terra della Badia, la terza parte di Lendenara , Luiia, il Cartello di Veneze, ed altri diritti , fconiìgliatamente loro ceduti dal Marchefe Aldrovandind . A ciò s’induffe il Marchefe Azzo , perchè unitoiì i Padovani in Lega con Alberto dalla Scala , era divenuto pericolofo il continuar quefta guerra . Tenne dipoi ef-fo Marchefe in Ferrara per la Fefta dell’Ogniffanti una funtuo-fiffima Corte bandita, dove concorfe una ftraordinaria copia di Nobili di tutta la Lombardia ; e ciò in occafione di prender egli l’ordine della cavalleria con gli fperoni d’oro da Gherardo da Camino Signor di Trivigi. Fece il fuddetto Marchefe dipoi Ca~ MGe r ¡us vzWqt'i i\ Marchefe Francesco fuo Fratello, e cinquantadue altri stella A miai. Nobili di varie Città di Lombardia, tutto alle fpefe fue: il Genutnf. che diede molto da penfare e da dire a i politici di que’ tempi. J^iUdii!' Scorgendo il Comune di Genova più difpofti alla guerra che ai-Conùn. la pace, i Veneziani, cominciò a fare un potente armamento TomUxii ^ canto ^u0, ^0n ^ece di meno il Comune di Venezia, (c) Reriitallì. Ora accadde, che Marco Bafilio con ventotto Galee Venete ed altri