Annali d’ Italia. (*) Chronìc.nùgiani ofte contro il Cartello di Medefano ( a) ; e quantunque 7o/n”p.Re r. ^ ert0 Marchefe Pelavicino co’ fuoru (citi di Parma , e co i Cre-Jtalìc. moneii accorreife in aiuto de gli aiTediati, tuttavia s’impadronirono d’ etto Cartello , e iìmilmente di quei di Bercerò e Miaro . ParisMim Abbiamo da Matteo Paris (¿) , che i Romani eleffero per loro Jngi. 1 ' Senatore per 1’ Anno vegnente Brancaleone di Andalò Bologne-fe, uomo gioito , di gran petto , ma di non minor rigidezza, il quale ricusò di accettare, fe non gli veniva accordata cotal Dignità per tre anni , non oiiante lo Statuto di Roma . Nella (c) Petrus de Vita di Papa Innocenzo (e) vien dipinto Brancaleone per un )nnoceraU'lv. Bran Ghibellino , e nemico del Papa . Con quefta condizione fu p. i. t. 3. accettato , e ito pofcia a Roma tenne in efercizio le forche e Re», halle. ]e mannaie per gaitigar la gente troppo fediziofa ed avvezza a non rifpettar le Leggi. In queil’Anno poi fecondo il fuddetto Paris, o pure nel 1254. fecondo Pietro da Curbio, che fembra meritar in ciò maggior credenza , i Romani difguftati della fuperbia ed infolenza del Popolo di Tivoli, coll’ efercito fi portarono con-tra quella Città . La prefero e diroccarono con fiero eiterminio ; e fe que’ Cittadini vollero falvar la vita , convenne, che andaf-fero fcalzi e colle corde al collo a chiedere mifericordia in Roma . Per quello nondimeno, che vedremo all’ Anno 1254. non n Ri-ir q^fta rovina di Tivoli . Guerra grande fu dei pari in To- dario Ai^-feana (“) tra i Fiorentini , Lucchefi , ed Orvietani Guelfi , ei fpina c. >$2. Sanefi e Pifani Ghibellini. Ebbero gli ultimi una rotta a Mon- sltrZ talcino. Rcr. Italie. Anno di Cristo mccliii. Indizione xi. d’ Innocenzo IV. Papa 11. Imperio vacante. Ontinuo’ il Re Corrado con gran vigore 1’ attedio di Na-poli, avendo condotto colà un copiofo apparato di quelle y^enfir:?. macchine (e), colle quali fi faceva allora guerra alle CittàeFor-Rer. Italie, tezze. E perciocché v’entravano di quando in quando de i rin-^refehi per mare , fui principio di Maggio ferrò ancora quel patto (?) Maueo con un pottente ituolo di Galee fatto venir di Sicilia (/’). Volle Rer Italie.7ben egli , che fi dette un generale aiTalto a quella Città nel dì 25. " " ~ ' che pri- e poco e jL/CU J uv/uv uu dlidiLi/ ci l|UClla liti d’Aprile , con prometta di tre paghe a quella Nazione , eh ma v’entraffe, ma vi reftarono morti da iecento Saraceni,