Annali d’Italia, e potenti della Tua fazione in e$a Città , corrotti dal danaro di Salinguerra , fi unirono co i Montecchi Ghibellini della fazion contraria , e il cacciarono da Verona. Allora fu , che Eccelino da Romano , il quale unitiffimo con Salinguerra tenne mano a que-ili trattati, corfe a Verona in rinforzo de’Montecchi, e cominciò a prendere un po’di dominio in quella Città. Si ricoverò il Conte Ricciardo in Mantova, Città, che l’amava forte, e fua protettrice fu fempre . Ma difpiacendo quelle civili rotture a i Rettori della Lega Lombarda , in tempo che era cotanto neceffa-ria l’unione per reiìiìere a i difegni dell’Imperador Federigo impiegarono si vigorofamente i loro ufìzj , che per. ora pace l'e-guì, e il Conte ritornò a Verona. Perche’ continuavano le difcordie fra i Cittadini di Mode-fa) Armala na (a) , il Marchefe Cavalcabò Podeilà d’eiTa Città fece atterrar Vacres Mu- tut[;e ]e Xorri de’Nobili , per levar loro iì comodo di far fi guerra Tom. xi. l’uno all’altro dalle medefime Torri. Altrettanto fi praticò in al-Rer. itaiit. tre Città in varj tempi pel medefimo fine. Per atteilato di Gal- (b) Guaiva-vano Fiamma (b), cefsò in quell’ Anno la divifione fra i Nobili ncus Fiam- e Popolari di Milano. Il fuono della vicina venuta dell’Impera-^:Ts dor Federigo , perfuafe loro la pace ed unione, per evitare i pe-‘ ' ricoli di perdere la lor Libertà. Nè fi dee tacere, che in queil’ Anno ebbe principio la nimiftà fra elio Imperadore , e il Suocero fuo Giovanni Re di Gerufalemme. Avea Giovanni confeguito il titolo di Re per avere fpofata la Principeffa Maria erede del Regno Gerofolimitano. Da quello Matrimonio eflendo nata un’ unica Figliuola, cioè Jolantz , divenuta Moglie di Federigo II. Augullo, certo è , che la medefima portava feco in eredità lo ileilo Regno -, nè Federigo tardò molto ad aggiugnere ne’ fuoi Sigilli e Diplomi il Rex Hierufalem, e mandò anche Ufiziali a prenderne il poffeffo : cofa, che fu mal fentitada tutti. Giovanni Principe peraltro di gran valore e ferino* che non avea penfato a premunirli contra di quello colpo , immaginandofi , che la Figliuola e il Genero gli lafcerebbotio godere, finch’egli vivefse , quel per altro troppo lacerato Regno , perchè della maggior parte erano poflèlìbri i Saraceni , trovandoli ora delufo, la ruppe con . Federigo nell’Anno vegnente , e molle da lì innanzi Cielo e Ter-Eononienjè. ra contra di lui. Le Croniche di Bologna (c) riferifcono a quell' Tom.i8.Rtr. Anno il divieto fatto da Federigo Augullo dello Studio Generale Italie.. Bologna , acciocché gli Scolari andalTero a quel di Napoli, ifli- tuito veramente da lui nel precedente Anno per tellimoniarza di. Rie*