Anno M C C L X. 343 gnarli , e conofcendo affai l’iftabilità de’Suoi Baroni. La Speranza di mantenerli era da lui polla nelle numeroSe brigate de’Saraceni di Nocera , che Roma non avrebbe mai potuto guadagnare . il perchè iofpettando , che la Corte Pontificia , qualora egli fi folle Spogliato del braccio di quegl’infedeli, più facilmente 1’avrebbe potuto opprimere , rigettò la propofizione; e piuttofto pensò a tirarne de gli altri, non so fe dalla Sicilia, opure dall'Affrica , giacché non ignorava i trattati , che fi andavano facendo per movere contra di lui 1’ armi di qualche potente Principe Criiliano. In fatti ne fece venir moltiffime bande , che approdarono a Taranto e ad Otranto nel Mefe di Maggio . Pofcia nel feguente Luglio li mandò addoffo alla Campania Romana , ed egli Stello ( Seguita a dire lo Spinelli ) andò in Romagnia, e tutta la voltò JoJ-Jopra . Col nome di Romagnia altro non fi dee intendere , fe non la Romania Greca , dove per difefa del DeSpota Suo Suocero , Ni-ceforo Gregora (a) confeffa , che il Re Manfredi Spedì le fue trup- (a) Nìctph. pe. Nulla poi parlando Saba Malafpina , Storico Pontifizio di Gregora nifi. quelli tempi d’invafione fatta da Manfredi ne gli Stati della Campania , Suddita della Chiefa, quella fi può SoSpettare inSuilillen-te, o pur coSa di poco momento. In quelli tempi il partito Ghibellino della Lombardia, ToScana , e Marca d’Ancona, fatto ri-corfo al patrocinio di Manfredi , trovò buona accoglienza nella Sua Corte . Poche erano le Città , i cui popoli non follerò guaiti dalle pazze parzialità, e però divifi fra loro. Infigne ed oilinata era quella divilìone nella Marca fuddetta ; ( b ) ed avendo i Ghi- Salas bellini implorata 1’affillenza di Manfredi, egli Spedi colà Perei- Mala/p ina valle da Oria Suo parente con della cavalleria, il quale trovò re-llb' 2‘