Anno MCCLXXXV. 46; gio , Bologna , e Ferrara per quetare i torbidi di Modena, pure nulla di bene fé ne ricavò. Aveano Gherardino Rangone pel Popolo della Città, e Manfredino da Safluolo per gli uiciti, ridotto a buon termine un trattato d’accomodamento , ma per le e-forbitanti preteniioni de' Bofchetti tutto andò a terra. E quantunque elTendo venuti a Modena Guido e Matteo fratelli da Correggio, iì faceffe compromeflo in erti, e fodero datigli ortaggi, e livenil-fe al laudo ( a ) : pure i Bofchetti non vollero accettarlo. Seguì poi (a) Annales una nuova battaglia a Gorzano fra il Popolo di quefta Città, e i fuorufciti, in cui gli ultimi rimafero Sconfìtti. Aveano , trovandoli Rer.itaiic'. in gravi anguftie i Pifani per la funeftiiTima lor perdita dell’ Anno precedente , e veggendo già collegati e in armi tutti i Guelfi di Tofcana , cioè Fiorentini, Saneiì, Luccheli, ed altri Popoli, giacché tutti erano irtigati da i Genoveli (¿), gente aniiofa piùOj) Caftan che d’altro della rovina di Pifa , e che già avea in mente di '¡¡Lle0' Schiantarla , e di ridurre quel Popolo in varj Borghi ; aveano , diifi, Tom. 6. i Pifani fpedito a Genova per ottener pace. Ma quivi li trova- Rcr'G[t0‘llfn"n rono orecchi Sordi, e cuori infleiTibili . Si rivollero dunque a i villani 1. 7. Fiorentini, e Segretamente trattarono concordia con erti a condi-c- ?7* zione di governarli in avvenire a parte Guelfa, e di cedere a’ Fiorentini Ponte ad Era con altri vantaggi. Acconfentirono al partito i Fiorentini, perché non amavano diveder troppo crefcere i Gè-novelì, e premeva loro di aver libero il commercio a Porto Pi-Sano. Il Conte Ugolino de’ Gherardelchi } Guelfo di profeilione, che avea menato il trattato, feppe profittarne per fe : imperciocché nel Gennaio del prefente Anno, dopo aver cacciati di Pifa i Ghibellini, ottenne d’effere fatto Signore della Città per diecianni. I Genoveli e Luccheli, che niuna contezza aveano avuto di que-fto trattato , e molto meno vi aveano predato il loro afi’enfo, fde-gnati più che mai feguitarono a far guerra a Pifa . Prefero i Luc-cheli parecchie lor Cartella, e i Genoveli molte lor navi, con distruggere ancora le Torri di Porto Pifano , e rovinar Livorno. Fu levato in queft’Anno dal Papa l’interdetto porto alla Città di Venezia (c) , non per altro delitto , che per non aver voluto i Ve- (c)RaynauJ. neziani fecondo le lor leggi lafciare far gente ed armar Legni ne’ Annal-Eccl-loro Stati in foccorfo del Re Carlo contra del Re Pietro. Motivo"^ 3 c’è di rtupire oggidì , come per csgion sì fatta veniffe privata de’ divini Ufìij, e gaftigata quell’ illuftre e libera Città. Ma erano tali i coitumi di quefti tempi fconvolri, tali i frutti della barbarie, e della malizia, 0 piuttofto dell’ignoranza d’allora. Anno