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Annali d’ Italia:
         preferite, ma bensì fotto il fufleguente, per cagione probabilmente della differente Era : il che vien anche atteftato da Tolo-(a'i Pioiom. meo da Lucca (<z). Perciò nell’Anno a mio credere feguente , il ircv t*™' Comune di Lucca al vederfi così fpelato , e col timore anche di Rer. Italie, peggio, e in oltre per defiderio di riavere i fuoi prigioni, molti de'quali prefi nella rotta di Monte Aperto, penavano tuttavia nelle carceri di Siena, fegretamente cominciò a trattare col Conte Guido di fare i fuoi comandamenti. Si convenne dunque, che Lug:a riaveiTe i fuoi prigioni, e le fue Cartella ; che entrafle nella Lega de’Ghibellini di Tofcana; e che prendefle Vicariò, coll’ obbligo di cacciar dalla Città gli ufciii di Firenze , ma non già alcuno de’fuoi Cittadini. Ciò accordato ed efeguito, non rimafe in Tofcana Città nè Luogo, che non fi reggeiTe a parte Ghibellina; e nulla giovò, che il Papa vi mandafle per iiio Legato il Cardinal Guglielmo, con ordine di'predicar la Croce contra de gli Ufiziali del Re Manfredi. Per quefta cagione gli ufeiti Fiorenti-
(b)	Paris de n* co^e l°r Famiglie dopo molti ftenti fi riduffero a Bologna, Cit-Cereta Chr. tà , che gli accollè con molto amore. Tolomeo da Lucca mette Tom^Rer	^att^ a^' Anno feguente . L’efempio del Marchefe Oberto Italie. Pelavicino , divenuto Signore di Cremona, Brefcia , Piacenza,
(c)	Capri ed altre Città , e quello di Martino dalla Torre , dominante in nu™f. lib.6. Milano, fervi a i Veronefi per creare in queft’Anno (¿) Capita-Tom.c. no della lor Città Mafiino della Scala: Dignità, che portava t'ìMonich ^eco %noria* Così la Famiglia della Scala diede principio al Patavinus fuo dominio in quell’illuftre Città. Depofero i Genovefi (c) nell’ in Chronico. Anno prefente il loro Capitano Guglielmo Boccanegra , venuto R°n'hÀc. già i’1 del Popolo , perchè a guifa di Tiranno s’ era dato a
Guahan. governar la Città ; e prefero per Podeltà Martino da Fano Dottore ni™! MFiór ^	• Effendo mancata in Guglielmo Figliuolo di Paolo la po-
(e Rkhob. tente e nobil Cafa da Traverfara in Ravenna, e rimaftavi una fio* in Pomar. la Figliuola, per nome Traverfana (¿/), Stefano Figliuolo di Andrea T]tahc9'Rc" Re d’ Ungheria, e di Beatrice Eftenfe, la prefe per Moglie , e ne Matthaus ebbe in dote quell’ampia eredità. Stava quefto povero Principe dMcmof°Bo' ne^a Corte del Marchefe A^o VII. d’Efte, fuo Zio materno, non. T. 18. che il trattava da par fuo , giacché il Re Bela fuo fratello barba-rer. Italie, ramente gli negava fino il vitto e il vertito . Si truova egli ne gli Strumenti d’allora (/) intitolato Dux Sclavonut, e preffo Gi-feri. i4. rolamo Rofli (g) Dominus Domus Traverfariorum. Toltagli poi quefta yf\hrtbRtS Moglie dalla morte, pafsò alle nozze con Tommafina della nobil vtnZ'lib*. 6. Caia Morofina di Venezia, che gli partorì Andrea -, e quefti poi fu Re d’ Ungheria .	An-