Anno MCCXLIX, ñato un pallente efercito fi mife in viaggio, accompagnato da Roberto Conte d’ Artois , e da Carlo Conte d’Angiò e di Provenza, fuoi Fratelli, e da molti Vefcovi e Baroni di Francia. Gli fornirono i Genovefi(a) un copiol'o ituolo di Galee e di navi (a) Cafad da trafporto a nolo . Seco era Ottone Cardinale Vefcovo Tufcu- fn^alj0fnen6' lanQ , Legato Apoftolico . Imbarcatoi! co’ iuoi arrivò felicemente^. Italie.' all’ Ifola di Cipri, dove pafsò il verno . Venuta la primavera il piif-iìmo Re fciolfe le vele verlb l’Egitto, e profperolì furono i principi della fua fpedizione , perchè giunto colà verfo la fefta dell’ Aiceniìon del Signore , s’ impadronì dell’ importante Città di Dalmata , dove lì trovò gran copia d’ armi, vettovaglie e ricchezze. Per la folita inondazione del Nilo gli convenne far paufa tutta la State . Pofcia nel. Novembre ufcì coll’Armata in campagna, e più d’ una volta ruppe i Saraceni , che ardirono d’ azzuffarli con lui. Per quelli progrefìì del Re Crillianiffimo di grandi fpe-ranze concepì tutta la Criilianità -, ma dove andafi’ero quelle a finire, Io vedremo all’ Anno feguente . Pafsò in quell’Anno in Puglia Federigo , nè fi sa , ch’egli faceffe imprefa militare in alcun paefe . Abbiamo bensì da Matteo Paris (¿), che mentrey3) Marcellino Vefcovo di Arezzo nelle parti di Ancona per ordine jngi0^°'' del Pontefice facea guerra a Federigo , ed a i Ghibellini fuoi aderenti, cadde nelle mani de’ Saraceni polli da elfo Imperadora alle guardie di quelle contrade . Dopo tre meli e più di prigionia , d’ ordine di Federigo fu pubblicamente impiccato : facri-lega crudeltà , che fece orrore a tutti i buoni, ed accrebbe il diicredito & odio comune contra di Federigo . Scrive ancora Pietro da Curbio (c), Cappellano del Papa, ch’egli deteftando (c) Petrus ^ 1’ opere buone del Santo Re di Francia, chiufe i palli e porti C/"lt0‘°enp-* del fuo Regno, perch’ egli non palfaiì’e di là , nè foiTero portate p.r. 3.' vettovaglie all’ Armata navale di lui e de’ Crocefignati. Ma che Rer-dobbiamo noi credere alla Storia tanto difeorde ed appaflionata di quelli tempi ? Tutto il contrario fcrive Matteo Paris condire , che San Lodovico , dimorando in Cipri , fpedì a Venezia per aver foccorfo di viveri. Gli fpedirono i Veneziani fei navi cariche di grano , vino , e d’ altri comeftibili, e un corpo ancora di combattenti. Lo fteffo fecero altre Città ed Ifole : hoc Frederico non tantum permitiente, fed propitius perfuadente. Simi-liter & ipje Fredericus , ne aliis inferior vi dere tur, maximum eidem vicludlium diverjo rum tranfmìfìt adminiculum . Aggìugne , che il Tanto Re per quello riüforzo fcriife al Papa P ut recìperet ipfum