160 Annali d’ Italia: baftare ad eftinguere quella guerra lenza metter mano all’ armi ; Spediti dunque Ambafciatori a Forlì fecero iltanza, che fotte com-prometta nel loro Podeftà ogni contefa di quelie Città. E così fu fatto. E il Podeftà pubblicò torto una tregua per conofcere con più agio de i motivi delle loro difcordie. Anno di Cristo mccxix. Indizione vìi. di Onorio 111. Papa 4. Vacante V Imperio. L’Assedio di Damiata fortittima , ed importante Città nell’ Egitto , terminato fu in queft’ Anno dopo immenfe fatiche col corto d’ infinito fangue di Popolo battezzato , dall’e-fercito de’ Crociati colla prefa di quella Città in faccia all’innu-merabil efercito di Corradino Sultano de’ Saraceni nel dì cinque (a) Mtmor..di Novembre ( a ) . Ritmpiè quefta nuova d’ immenfo gaudio Potefiat. R-- tutta la Criftianità, e un tal acqjjifto produffe un incredibil tefo-Turu. TO e bottino a tutta quell’Armata di Criftiani. Racconta Godi-Bcmardus fredo Monaco (¿) una particolarità confermata dall’Urfpergen-T^m^Rer Cioè c^e il Sultano per non perdere così cara Città , Italie.' aveva efibito a i Criftiani di reftituir loro il Legno della vera a/omììbi Croce, tutti i prigionieri, e di fomminiftrar le fpefe per ri-mettere in piedi le mura da lui fmantellate di Gerufalemme. ( b ) Gode- Irtjuper Regnum Hierofolymitamtm totaliter rejìitueret, prceter Crac-]nac/ils fn~cum> ^ Montem Regalem , prò quibus reùnendìs tnbutum obtuht , Chronhc. quamdiu tregua duraret . Ma il Legato Pontifìcio , i Templari j (c) Abbas ecj ajtri rigettarono sì bella efìbizione , fpacciandola per un’ illu-Yfc/ironico-fio ne e furberia del Sultano, e foftenendo che quelle due fole Fortezze erano ballanti ad inquietar continuamente Gerufalemme . In fomma ftabilirono di voler prima conquiftar Uamiata , e pofeia far trattato col Sultano. Damiata fu prefa , e niun tratta) Raynai- tato fi fece dipoi. Non lafciava intanto Papa Onorio ( d) di lui Ecchi.'follecitaie ^ Federigo II. ad efeguire il voto della Croce da na. ,.c r. prefa ^ per portare foccorfo a i Criftiani militanti in Egitto. Ed egli colle più belle Lettere del Mondo rifpondeva d’ effere tutto accefo di voglia d’ impiegar colà le fue forze in prò della Criftianità , e il buon Papa fe lo credeva . La vera intenzion di Federigo, ficcome col tempo fi venne a conofcere , era di cavar dalle mani del Romano Pontefice la Corona dell’ Imperio ; • al che