Anno MC C LI. 297 Anno di Cristo mccli. Indizione ix. ÌInnocenzo IV. Papa 9. Imperio Vacante. SE foiTe con disguflo o piacere intefa in Lione da Papa lnno-■cert^o la morte di Federigo li. non ha bifogno il Lettore , ch'io lo decida. Dirò bensì, ch’egli più che mai non folo fi ac-cinfe a promuovere in Germania gli affari del Re Guglielmo fua creatura, e a deprimere, per quanto gli era poifibile , il Re Corado, non meno odiato da lui, che il fuo padre Federigo, eoa ifcomunicarlo ancora , e dichiararlo decaduto da ogni diritto fo-pra i Regni; ma eziandio più che mai fenza rifparmio d’indulgenze plenarie e di Crociate , ( a ) fi diede a commuovere i Ve-(a) Matth. feovi, Baroni, e Popoli della Germania , Sicilia , e Puglia con p^nl\ Hl^ tra di lui. Tutto ciò s’ha dagli Annali Ecclefiailici del Rinaldi, * ’ e da Matteo Paris. Nè andarono a voto i maneggi del Pontefice. Ribellaronfi (¿) le Città di Foggia, Andria , e Barletta, e {b)McoUu» quel che è più Napoli e Capoa; e quello efempio fu feguitato dejamfiiu da i Conti di Caferta e Cerra della Cafa d’ Acquino , che pofle- Tom!'8. devano allora quafi tutto il paefe porto tra il Garigliano e tl Voi- Rer. Jtalicari turno. Papa Innocenzo IV. promife a tutti dei gran privilegi, e gagliarda afiìitenza di foccorfi. Manfredi, giovane allora d’anni dicidotto, ma favio e graziofo , che avea prefo le redini del governo a nome del Re Corrado fuo Fratello , non perdè tempo ad accorrere con quante forze potè contra de’follevati, egli riufeì di ridurre alla primiera ubbidienza le tre prime Città , e di aflìcurarfi di quelle di Avellino ed Averfa. Mil’e poi 1’ affedio a Napoli, e diede il guaito a quel territorio , ma per quanto egli fi iludialfe di tirar fuori della Città i Napoletani per dar loro battaglia, eflì più accorti di lui fi tennero Tempre alla fola dife-fa delie mura. Una Cronica di Sicilia (c) aggiugne , che anche (c) Cbonìc. Me/lina, Cartello S. Giovanni, ed altri Luoghi fi ribellarono a Tom. ‘io*. Corrado in Sicilia . Intanto il Pontefice Innocenzo , ornai libero Rer■ ltalie‘-dalla paura di Federigo , per dar più calore alle follevazioni della Puglia, e a gli altri affari dell’Italia , dopo Pafqua fi moife da Lione, e venuto a Marfilia, per la Provenza e per la riviera del(d) CagkH Mare felicemente arrivò a Genova patria fua ( d). Trovò quel- Aaaf^e'6 la Città in gran fella e. magnificenza non folamente per la venu- Tom.'vi'. ta fua, ma ancora perche le Città di Albenga e Savona con al- Rer. Italia* tri