Anno M C C L X X I I I. 4°5 Città di Siena; e perchè gli premea forte l’intimato Concilio Generale in Lione per l’Anno vegnente, volendo difporre il tutto, fi morte da Orvieto, a fine di partar in Francia. Arrivò a Fire nze (a) nel dì dieciotteiimo di Giugno, e perchè fentì le (a) Ricord. doglianze de’Ghibellini ufciti di quella Città, ficcome Pontefice Malaf-C-'9S-amator della pace , nè attaccato ad alcun de’partiti, mife ogni Tuo rtudio per rimetterli in Firenze . Santo Antonino rapporta (¿) una bella parlata, che e ilo Papa fece, o fi finge che faceiTe (b) s. Ant* in detertando le fazioni de'Guelfi e Ghibellini , con dimortrar la ^ pg 3( n pazzia di querti nomi ed impegni, e i gravitimi danni cagionati da erti. In fomma tanto fi maneggiò , che nel dì i. di Luglio con gran folennità fu fatta la pace , dati malevadori ed ortaggi per mantenerla , e fulminata la Scomunica contro chiunque la rompefle. Ma non fi può abbartanza dire, qual forte la malignità, o beftialità di quefti tempi. Appena fatta la pace e venuti i Sindachi de’ Ghibellini in Città per darle compimento , fu loro detto all’orecchio, che fe non partivano, aveva ordine il Malifcalco del Re Carlo d’uccideli. Si trovava allora il Re Carlo in Firenze, nè gli dovea piacere il rii’orgimento de’ Ghibellini contrarj a’fuoi difegni . Vero o non vero che forte , que’ Sindachi fe n’ andarono con Dio , e fecero faperne al Papa il perchè. Veggendo il buon Pontefice in tal guiià delufe le fue paterne intenzioni, torto fi ritirò da Firenze, con lafciar la Citta interdetta , e pafsò alla villeggiatura in Mugello preiTo il Cardinale Ottaviano de gli Ubaldini, portando feco non. lieve Sdegno contra del Re Carlo. Nel dì 27. di Settembre fu in Reggio (c ), e di là pafsò a Milano. Tali finezze furono a lui e (c) Mmor. alla fua Corte ufate da Napo, o fia Napoleon dalla Torre, che PoteflJt' il Papa fi compiacque di promuovere al Patriarcato eT Aquileia Tom”«. " Raimondo dalla Torre di lui fratello . Dopo il Pontificato Ro- far. Italie. mano era quello in que’tempi il più ricco Benefizio d’Italia, perchè i Patriarchi godevano il riguardevol Principato del Friu- li. Ottone Visconte , che veniva accompagnando il Papa , fi teneva in pugno in tal congiuntura il pacifico fuo ftabilimento nell’Arcivefcovato di Milano . ( d) Tale e tanta dovette effere V iA) Stepha. induftria ed eloquenza de i Torriani, che il Papa gli ordinò di ^7‘iJùìr. ritirarli per allora a Piacenza , e di venir pofeia al Concilio di Gudvaneus Lione ; dopo diche Fafficurava di rimetterlo in Milano nella Sua Sedia. Fu detto, che i Milanefi , Se Ottone voleva pure Spun- cjp.309. tarla , con rientrare al loro diSpetto in Milano, gii volevano tor- C c 2 re la