4 Annali d’ Italia; F' Anno di Cristo mclxxii. Indizione v. di Alessandro Ili. Papa 14. di Federigo I. Re 11. Imperadore 18. Inqui’ìI Pontefice Alejfandro era dimorato fuor di Roma 9; perchè tuttavia il Popolo, oper dir meglio, il Senato Romano, che avea provato il gufto di comandare, gli contrattava l’efercizio della giurisdizione ed autorità temporale, dovuta ai fommi Pontefici . Erano anche i Romani forie in collera contro del Papa per la protezione , eh’ egli avea prefo de’ Tufcolani, Popolo troppo odiato da eiìi per la vecchia nemicizia, e per la memoria della fanguinofa feonfitta dell’Anno i \6j. Si trattò in quell’Anno d’accordo. InduiTero gli attuti Romani il Pontefice a contentarli , che fi fp ianaflero le mura di Tufcolo (a) , prometeiRsiucrni- ten<^° ricompenlà di riguardarlo da lì innanzi come lor Pa* tan. in Cfir. dre e Signore,, e di ubbidire a tutti i fuoi comandamenti. Me-7/(r halle narono P°i roani per atterrar quelle mura : dopo di che fi feo-prì la lor frode , con reftare burlato il buon Papa * perchè non mantennero punto la promeffa fatta dal canto loro. Se ne crucciò altamente Aleffandro, e giacche altro nonfipotea* fece circondar di foifa e muro la Torre di Tufcolo , e lafciata ivi per ficurez-za di quel Popolo una buona guarnigion di cavalli e fanti, andò a fiate ad Anagni, dove poi dimorò molto tempo. Rom©aldo Salernitano quegli è, che ci ha confervata quella notizia, la quale-dal Cardinal Baronio vien riferita all’ Anno 1168. ma verifimil- (b) Johann, mente fuori di fito . Nella Cronica di Fofianuova fi legge (b) v, de Ceccano Anno njz. Indizione Quinta Alexander fecit jìnem cum Roma-Vovl'. n*s > 9ul dijlruxerunt muros Civitatis Tufculance Mcnfe Novembri . Quello Autore lafciò nella penna l’inganno fatto dai Romani al Papa j ma ne parla bene l’Autor della Vita di Papa AleiTan-() Cardin. dro} con dire (c), che i Romani non permifero al Papa di en- * e di eferciiarvi il fuo pattorale ufizio: laonde egli. Uxandr'13. fi ritirò in Campagna di Roma , affettando tempi migliori . Do» Pam. 7-5-po avere ricevuto molte finezze da’Genovefi pafsò Crifilano Ar-Bit. tmc- clvefiovo t letto di Magonza, ed, Arcicancelliere dell’ Imperado-re, aPifaneldì. 3. di. Febbraio, ricevuto ivi parimente con molta magnificenza . Pofcia convocati tutti i Conti , Marchefi , e* Confolx delle Città da Lucca fino a Roma, tenne un gran Parlamento nei Borgo di S, Genefio, per quanto s’ ha da gli Annali; ffir