-SE* 190 *3> leggere barchette, atte a percorrere le lagune stesse, a rimontare i vicini fiumi ed a toccare i non lontani porti delle vicine spiagge del Friuli e delle maremme padane. Ma quando la veneziana popolazione crebbe a dignità di nazione, quando, disprezzato ogni timore e forte di vitale energia, osava riporre il piede sul vicin margine e toccar quelle selve, allora, dilatato anche il commercio, abbisognò di più validi mezzi ; si aumentarono quindi le costruzioni navali di grandezza e di numero ; si moltiplicò la quantità degli squadri, le corrispondenze si fecero più lontane; i navigli veneziani comunicarono colla Liburnia, coll’ llliria, colla Grecia, e da quelle contrade riportarono, nella nuova patria, nuove costruzioni, nuovi lumi, raccogliendo le disperse memorie delle antiche marine fra quelle allora sovvertite nazioni. Non è nostro divisamento accennare ai primi navigli de’Veneziani; che ciò sarebbe impresa vana ed infondata, mercecchè, tranne alcuni generali indizi, siamo mancanti di ciò che riguarda 1’ artistica materiale loro costruzione, la consigliata distribuzione delle loro parti, ed i vari rapporti essenziali di queste singole parti fra loro ; ciocche veramente costituisce 1’ architettura navale ; né il Baiffio, nè lo Scheffero, o gli altri eruditi che scrissero intorno la marina degli antichi, nè il Le Roy, nè il più recente valentissimo Roindelet, abbenchè accurati indagatori e studiosissimi critici, ci lasciarono indicazioni positive capaci di addottrinarci, e di appagare la curiosità de’ dotti e 1’ esperienza de’ pratici, se essi medesimi ricavarono le proprie idee, e ne esposero i concetti per forza di congetture e per pure logiche deduzioni: il quale metodo, se basta al-1’ erudito, all’ archeologo, non è sufficiente per chi ricerca il certo convincimento della verità nello studio di un’ arte. Non vogliamo però lasciare del lutto digiuni i curiosi riguardo que’ primi nostri navigli : ed a compiere tal brama ci basterà ricordare i nomi di quelli che al tempo delle venete emigrazioni erano usati nella marina costiera de’Romani sulle sponde della Liburnia, su quelle dell’lslria e ne porti della Grecia, e ci riserviamo a dare qualche maggiore illustrazione sulle costruzioni navali, o tutte