O i OS prima aggiunta, la quale non tardò ad essere distinta col nome di Tana, in che si ha nuova prova del commercio de’Veneziani, delle estese e frequenti lor corse pe’mari di Oriente, nonché delle immediate relazioni loro co’paesi posti intorno il Ponto Eusino, c con quelli alle estreme sponde della Palude Meotide, se a questo primo ingrandimento, ove fin dalle prime si è collocata la casa del canevo, e vi si faceva concorrere tutto il canape che a Venezia giungeva, il nome stesso posero della città sita alle sponde del Tanai, d’onde allora traevano quel prodotto, e dove, fino dal 1281, possedevano vastissimi fondachi ed altri stabilimenti mercantili, che soggiacquero poscia a distruzioni ed incendio nel 1410. Da quanto andavamo accennando, anco questa prima aggiunta, che abbraccia una estensione forse tripla del vecchio arsenale, venne tosto circondata di muraglie ad esempio di quello. Le esposte osservazioni sull’ anzidetto torre verso S. Daniele e sulle muraglie dalle quali è fiancheggiala, bastano a farcene certi. Costruzione più antica si riconosce in essa torre e nella porzion di muraglia che a mezzogiorno vi tocca, e si estende fino all’ angolo dell’ odierna grande officina Corderia, ciocché non sussiste punto riguardo l’altra muraglia, che, partendo da essa, si dirige verso tramontana, la quale ad evidenza dimostra appartenere ad un’epoca diversa, d’alquanto posteriore, e va così additandoci un secondo ingrandimento. Che se occorresse il dubbio come si abbia potuto erigere una muraglia lungo quel lato di tramontana, presso un lago per certo allora profondo, superando gli ostacoli de’paludi e delle acque che colà frapponevansi, agevole sarebbe togliere codesta obbiezione facendo considerare primieramente, che non bisogna dall’ aspetto odierno giudicare di quell’ antica condizione locale, troppo diverse essendone le circostanze; che quel confine infletteva alquanto verso mezzogiorno, come testé abbiam fatto conoscere, per cui la muraglia sorgeva forse su d’ un lembo di terreno elevalo, e che l’antica pianta di Venezia, illustrata dal Temanza, mostra essa pure quel lago di San Daniele, dilatato nel mezzo in forma curvilinea verso mezzogiorno, appunto come avevamo opinato più sopra. vol. i, p. il. 44